Re: Vele e ventilatori...

From: Mario <mario_at_casa.mia>
Date: Sun, 20 Jul 2003 09:53:28 GMT

> Si consideri, su un lago, una zattera con una vela. Si prenda su tale
> zattera un ventilatore oppure un getto d'acqua diretti verso la vela.
[CUT]
> Il problema non �, naturalmente, il "quanto" si muove, piuttosto il
"se" si
> muove.


Un classico dei cartoni animati :o)

Provo a dire la mia.

La forza che spinge la zattera (e da essa il suo segno) sar� uguale
all'opposto della risultante della variazione di quantit� di moto
impressa al flusso d'aria.

Proviamo a dividere il problema nei vari casi

Caso ideale: la vela ferma tutta l'aria che il ventilatore mette in
movimento (lo devia con qdm risultante nulla). Le 2 forze si annullano e
la zattera resta ferma

Caso reale: il prevalere di una tra queste due forze opposte, non
calcolabili con le ipotesi fatte, determina la direzione del moto:
1. Una parte del flusso del ventilatore sfugge alla vela => spinta
negativa
2. La vela non ferma del tutto il flusso, ma lo "rimbalza" in parte
all'indietro => spinta positiva
Nel caso reale possono comparire altre forze, come quella dovuta ad una
parte dell'aria rimbalzata dalla vela che viene ri-rimbalzata dal
ventilatore, ma mi permetto di trascurare questo ed altri effetti.

Sulla forza numero 2 si basa il funzionamento del reverse dei motori a
reazione. Quel gran baccano che si sente quando un aereo frena sulla
pista � dovuto alla "vela" che viene posta dietro al getto. Il sistema
ha un rendimento totale bassissimo, ma supera l'impossibilit� di
invertire la direzione del flusso in un turboreattore.
Visto che questo problema sulla zattera non si presenta, il consiglio,
per avere il massimo rendimento della spinta, � quello di togliere la
vela ed orientare il ventilatore in senso opposto. Nelle paludi fanno
tutti cos� :o)

Ciao
Mario
Received on Sun Jul 20 2003 - 11:53:28 CEST

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