Re: One way speed of light (owaol)

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Sat, 6 Mar 2021 14:48:36 +0100

Il 06/03/2021 01:53, Franco ha scritto:
> On 02/26/21 10:39, Tommaso Russo, Trieste wrote:
>
>> E nella definizione operativa della "owsol" DEVE essere inserita una
>> procedura di sincronizzazione fra orologi lontani.
>
> Se si usa un oscillatore di cui si misura la frequenza nello stesso
> sistema di riferimento, poi ci si allontana misurando il Doppler,
> dov'e` la sincronizzazione fra orologi lontani? Il segnale viaggia
> solo in un verso.

Potrai dire che il corpo si muove in "maniera tale" da farmi ricevere un
segnale di frequenza f (sapendo che il corpo emette, nel suo
riferimento, a frequenza f0). Ora, da quella f che misuri e da quella f0
che conosci, come fai a derivare il numero al quale vorrai associare la
parola velocita'?

Naturalmente potrai definire come velocita' una qualche funzione di
V(f,f0), ma il punto è se puoi o meno assegnare un significato fisico
(piu' profondo della mera definizione) alla frase
(1) "proprio adesso, nel momento in cui ricevo il segnale (n/f)esimo, il
corpo si trova nel punto distante da me d=V(f,f0)*(n/f)".

Con significato fisico piu' profondo della mera definizione si intende
il significato che si e' sempre dato (fino a quando il tempo non e'
disceso dall'olimpo dell' a priori) all'ordinamento temporale, cioe' si
intende che alla (1) potrebbe essere data una accezione causale, cioe'
che nessun evento causato da me qui ora (cioe' quando ricevo il segnale
(n/f)esimo) potra' avere effetti nel punto distante d=V(f,f0)*(n/f)
prima che quel punto venga raggiunto dal corpo che sta emettendo i segnali.

Sta qui il significato profondo della convenzionalita' della
simultaneita'. Sta nel fatto che *siccome la V(f,f0) non ha base
fisica*, cioè e' definita sulla base di una nostra libera scelta, allora
quel presunto significato fisico piu' profondo della mera definizione
non c'e', o, qualora ci fosse, non potremmo certo provarlo sulla base di
una nostra scelta. Dovremmo eventualmente provarlo sulla base di altre
considerazioni.
Ed è qui che arrivano le sorprese, quando si va ad investigare su quali
basi si pretende di dimostrare che la (1) ce l'ha comunque quel
significato fisico piu' profondo (cono di luce). Cioe' le sorprese si
hanno quando si va ad investigare su quali basi si pretende di
dimostrare che i segnali superluminali sono impossibili.

Per quanto non sia necessario dal punto di vista logico, sta di fatto
che, secondo me, quella investigazione e' difficile farla senza avere
chiaro in testa il significato profondo della convenzionalita' della
simultaneita'. Io, almeno, ho iniziato quella investigazione solo dopo
aver accettato fino in fondo la convenzionalita' della simultaneita'.
Direi che quella accettazione fino in fondo abbia dato come conseguenza
naturale l'inizio di quella investigazione.

Bruno Cocciaro


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Received on Sat Mar 06 2021 - 14:48:36 CET

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