Re: massa e velocita'

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Wed, 02 Jul 2003 15:14:21 -0700

schienadilegno wrote:

> Ecco, e' questa affermazione che mi scioglie quasi tutti i dubbi; io
> erroneamente consideravo che l'energia chimica del combustibile dopo la
> trasformazione del motore me la ritrovassi in calore+cinetica. Se e' solo
> calore i due esperimenti (con e senza zavorra) sono differenti solo per
> l'attrito di rotolamento.

Si`, te la ritrovi in energia cinetica piu` energia dissipata. Solo che
quella cinetica non devi ripristinarla, quella dissipata si`.

> Perfetto, quindi la capacita' del condensatore (massa) influisce sul tempo
> in cui raggiungo la tensione massima di regime (velocita')

Si`, e anche sull'energia cinetica finale.

> Non e' che magari l'analogia e':
>
> massa -> capacita`
> attrito -> resistenza
> forza erogata dal motore attraverso le ruote -> tensione
> velocita` -> corrente

no, non mi piace. Il motivo per cui avevo detto tensione -> velocita`, e
corrente -> forza e` perche' volevo convertire le grandezze intensive in
grandezze intensive (corrente forza) e quelle estensive in estensive
(tensione velocita`). In realta` avevo fatto una semplificazione del
tipo dire resistenza, in realta` dovevo dire conduttanza.

Supponiamo di avere una forza di attrito di questo genere

Fa=k*P*v, dove k e` il coefficiente di attrito, P il peso dell'auto e v
la sua velocita`. Se gli metti sopra la valigia hai che l'attrito
diventa Fa+Fv=k*(P+Pvaligia)*v.

Da questa relazione vedi che la forza e` proporzionale alla velocita`
attraverso il coefficiente k*P. Cioe` hai una corrente (=forza)
proporzionale alla tensione (=velocita`) moltiplicato per una costante
che rappresenta la conduttanza.

Maggiore e` il coefficiente di attrito k, ad esempio hai le ruote
sgonfie, maggiore e` la conduttanza (cioe` piu` piccola e` la resistenza)

Ogni "pezzo di massa" e` rappresentato da una capacita in parallelo a
una conduttanza, il tutto alimentato da un generatore di corrente
controllato (motore) con in parallelo ancora un suo gruppo RC (attriti e
momento di inerzia del motore). Ogni volta che aggiungi una massa, in
realta` aggiungi un gruppo RC parallelo in parallelo ai precedenti
gruppi RC, e quindi sommi direttamente le capacita` e le conduttanze.

[NOTA: quanto ho detto e` SBAGLIATO :-). L'attrito volvente e` in prima
approssimazione proporzionale solo al peso non alla velocita`. La forza
e` quindi del tipo Fa=mu*P e questo viene rappresentato nel mondo
elettrico con un generatore di corrente costante, non una resistenza.

L'attrito aerodinamico e` proporzionale alla velocita` al quadrato, e
quindi questa parte viene modellata con una resistenza dipendente dalla
tensione.

Ho preferito rappresentare un attrito proporzionale alla velocita`,
perche' per un elettronico mi pare piu` semplice da capire un gruppo RC
parallelo, piuttosto che un circuito con generatori vari e resistenze
non lineari. Se pero` descrivi tutte le equazioni correttamente, puoi
dare il tutto in pasto a spice e vedere le soluzioni :-)]

-- 
Franco
Um diesen Satz zu verstehen, mu� man der deutschen Sprache m�chtig sein.
Received on Thu Jul 03 2003 - 00:14:21 CEST

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