Roberto Rosoni <roberto.rosoni_at_liberoLock.it> wrote in message
> Queste sono in massima parte ancora l'U238 che non ha preso parte alla
> reazione (a meno che, come accade in certi ma non in tutti i reattori si sia
> convertito nel famigerato plutonio 239) e altra "roba".
I reattori commercialmente in uso sono costituiti per la stragrande
maggioranza di reattori PWR o BWR. Nei primi, che conosco meglio, ma
anche nei secondi, l'energia fornita dal reattore in un ciclo di
lavoro del combustibile (attorno a 4 anni con ricariche parzile
annuali)e' fornita per circa 1/3 da Pu-239. Questo accade normalmente
in praticamente tutti i reattori. Il Pu-239 e' un combustibile molto
pregiato anche se e' molto radiotossico e ci si fanno le bombe.
> Quello infatti che occorre capire � cosa accade ad un nucleo U235 che sia
> stato fissionato, cio� spezzato da un neutrone, per produrre energia.
> I residui sono ancora elementi chimici pi� leggeri (diciamo con peso atomico
> tra il 50 ed il 150 circa) in massima parte radioattivi e parecchio.
> Inoltre quando un nucleo radioattivo decade (cio� emette la radiazione) si
> trasforma in un altro che pu� essere a sua volta radioattivo e cos� via
> finch� l'ultimo di questa "catena di decadimento" � un elemento stabile.
> Quanto a rimettere quelle schifezze in una miniera di uranio, non � certo
> rimettere dentro la stessa "quantit� di radioattivit�" estratta, ma migliaia
> (o forse milioni) di volte di pi�. Ci sono proposte di metterle,
> opportunamente trattate (vetrificate), in miniere, ad esempio di sale, ma le
> incertezze sono ancora molte.
Il discorso sarebbe molto lungo e se volete partecipo. Ne so un po' ma
non abbastanza ma tra un mese comincero' ad occuparmene
professionalmete e quindi dovrei dare un contributo piu' positivo.
> Il discorso � lungo, se vuoi continuiamo a discuterne, ma comunque �
> assodato che *IL* problema del nucleare sia la gestione delle scorie.
Su questo sono d'accordissimo con te. Si tratta di un problema sul
quale anche gli esperti chiudono un po' gli occhi, che l'opinione
pubblica non conosce e di gran lunga peggiore del problema della
sicurezza. Il post del nostro amico che ha cominciato il thread
comunque evidenzia che, non certo per colpa sua, non viene divulgata
abbastanza conoscenza sull'argomento. Ho da faticare per spiegare alle
persone che normalmente un materiale o un organismo "irraggiato" da
radiazioni non diventa a sua volta radioattivo (a meno che non si
tratti di neutroni).
Flavio
Received on Wed Jun 25 2003 - 17:12:19 CEST
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