Re: [Ottica] Polarizzatori

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Wed, 18 Jun 2003 17:26:34 +0200

Alessandro ha scritto:

> La mia risposta era in termini di fisica classica. La proiezione del vettore
> campo elettrico penso non sia del tutto difficile da comprendere.

La proiezione del vettore campo elettrico (se ce lo rappreseniamo come una
freccia orientata rispetto ad un sistema di assi) � la cosa pi� facile di
capire al mondo. Ho detto che � difficile? E' facile come � facile da
capire, e si capisce perfettamente, un modello, come potrebbe essere
quello dell'ombra proiettata dall'asse della meridiana.
In Fisica si devono, secondo me, dover capire le cose proprio con la
chiarezzza di modelli come questi. Il problema � se questi modelli
riproducono fedelmente e completamente la realt� del fenomeno studiato.
Nel caso della polarizzazione non � certamente cos�, nemmeno in fisica
classica.
Tu sei soddisfatto della tua proiezione, e mi dici che non c'� altro da
dire, che � tutto qui, e che � una spiegazione chiara ed esauriente della
polarizzazione. Il modello della proiezione � un modello matematico, e la
formalizzazione matematica (geometrica) dell'esito sperimentale: noi
vediamo che dal polarizzatore inclinato di theta rispetto alla luce
polarizzata linearmente che lo attraversaa esce luce ancora polarizzata
linearmente, ma col piano di polarizaazioen che � variato, di theta, ed
intensit� pari alla proiezione. Lo vediamo succedere sempre, e possiamo
formulare quindi un alegge.
Si chiama legge empirica.
Nessuno sa perch� le cose avvengono cos�.
Ma se tu ti accontenti delle leggi empiriche...
Maxwell non si accontentava, come tutti i Padri fFondatori di cui la
Scolastica Successiva dimentica la grande tensione specualtiva.
Egli ha sempre ed inutilmente cercato i meccanismi (nel senso proprio
della "meccanica", di possibili "ingranaggi"- dell'etere, dal suo punto di
vista -, che rendessero completamente intuitivo ci� che � la perturbazione
dello spazio in cui consiste la radiazione elettromaagnetica) intimi,
ultimi, per dar conto della fenomenologia fisica della luce: non si fece
incantare dalla sua grande unificazione, che consisteeva unicamente in un
formalismo matematico che a confronto di ci� che cercava non era altro che
legge empirica, formalizzazione teorica di quanto si osserva ad un livello
molto superfiale di conoscenza.
Oggi lo si considera un grande, ma credo che egli si ritenesse molto
piccolo, a fronte di quello che riteneva ci fosse ancora da scoprire. Cos�
fu Newton, e cos� fu Einstein.
La piccolezza della Scolastica (la "Sceinza Normale", per dirla con Kuhn)
sta proprio nel sopravvalutare la funzione, ritenuta conclusiva, dei padri
fondatori, e quindi nel non continuare a ricercare, ma applicarev
pedissequamente le formule che sintetizzaano il loro pensiero costruttivo,
facendo diventare Sistema e Dogma col Sigillo della completezza ci� che
era solo l'inizio dei lavori.

> La spiegazione di questo e' nel post di armaged

Nel Link da lui indicato non c'� nulla di pi� di quanto hai scritto tu nel
tuo reply, anzi, nel tuo reply ci sono cento volte pi� cose, e meglio e
con maggior rigore espresse che in quel cartone animato da quarta
elementare.
Non fingere inesistenti referenze.

>mentre il Prof.Fabri ha fatto

> anche un accenno allo stato di polarizzazione da un punto di vista
> quantistico, in cui proiettore e' un qualunque dispositivo che cambia lo
> stato di un sistema.
Il prof. Fabri non sa dire quale sia la dinamica di questo cambiamento,
che fa s� che al di l� del secondo polarizzatore compaia, con un acerta
probabilit� (cio� quando compare) *lo stesso* fotone entrato nel primo
polarizzatore, ma con il piano ruotato di theta.
E' "lo stesso fotone": qui la tua proiezione, se vale, � evidentemente
solo un espediente matematico, ed indica solo la probabilit�, non, come in
fisica classica, l'intensit� di un vettore elettrico. Basta questo per
togliere valore al modello classico, e per capire che il tuo
ragionaaamento sulle proiezioni ha al massimo una funzione didattica o
mnemonica, o di prima provvisoria nota, in attesa di girare il porblema
alla fisica dei quanti (che dovrebbe sostituire quella classica per una
comprensione fondamentale e completa).
Se chiedi al Prof. Fabri di spiegarti *come* funziona il suo proiettore
nel caso della polarizzazione del singolo fotone ti dir� che non sono
domande da farsi, che bastano ed avanzano, per i pochi che le capiscono,
le matrici di Heisemberg, e che non si pu� pretendere di capire come
stanno le cose in profondit�. Almeno cos� spesso ha risposto in passato a
domance analoghe.

> I "se consideri" ed i "come se" dovrebbero essere considerati positivamente.
> Lavoriamo con modelli non con verita' assolute.

E' reato pretendere verit� assolute sul funzionamento di un polaroid? Sto
chiedendo se Dio esiste, o qual'� la Natura della luce?Come ho detto
prima, i modelli sono conoscenze imperfette; possono essere pi� o meno
aderenti alla realt�. Si tratta per� di arrivare ad un modello della
realt� che la riproduca elettamente. Questo � lo scopo della ricerca
scientifica, che cerca, nel suo campo, proprio le *verit� assolute*.
Purtroppo per�, quando non si riesce a far di meglio: si fa come te, si d�
del metafisico a chi non � soddisfatto e cerca di stimolare
all'approfondimento...
> Penso che chi posta venga piu' confuso da teorie alternative che dalla
> classicissima proiezione di un classicissimo campo elettromagnetico, ma non
> voglio continuar polemiche...
..accusandolo di fare confusione quando invece la confusione � nell'
"ortodosssia" ed egli chiede chiarezza.
E di fare polemiche.

Sono profondamnenbte indignato.
Luciano Buggio.
http://www.scuoladifisica.it


> Cordiali saluti


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Received on Wed Jun 18 2003 - 17:26:34 CEST

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