Andrea Francinelli wrote:
> A parte tutti i problemi di sensibilita' (che eventualmente
> mi dovro' calcolare - magari non e' possibile proprio per
> questo), mi chiedevo se il principio possa essere valido.
> Pero' a questo punto mi sa di no, perche' in effetti se i
> nuclei sono saturati, in alternata non dovrei aspettarmi
> differenze.
A quelle scale non so assolutamente cosa capiti. La saturazione e` una
proprieta` macroscopica, i dominii sono sempre saturi, ma cambiano il
loro orientamento.
> Esistono metodi di misura in DC di una induttanza?
In DC no, ma con un impulso in un circuito RL si puo` vedere la costante
di tempo di salita. Oppure puoi cercare la frequenza di risonanza con un
oscillatore sweeppato, o ancora fare un oscillatore (o un
multivibratore) che includa l'induttanza e misurare la frequenza.
Idea finale: si puo` pensare di fare come con i vecchi nuclei magnetici
di memoria: mandi una corrente capace di magnetizzare il nucleo, e
misuri la variazione di induzione con un secondo filo di sense. Se era
gia` magnetizzato come lo hai forzato con la corrente di test, la
variazione di induzione e` minore rispetto al caso in cui hai
rimagnetizzato il nucleo con il nuovo orientamento.
Il tutto senza garanzia, perche' non so a quelle dimensioni cosa capiti.
Ciao
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Sat May 31 2003 - 21:12:48 CEST