"Miscura" <miscura_at_libero.it> wrote in message
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> perch� il campo elettrico deve essere nullo all'interno dei
> conduttori? Una volta un prof mi disse ke se sulla carica q interna al
> conduttore agisse una forza questo andrebbe in contrasto con il fatto
> di considerare le cariche ferme e dunque non sarebbe pi� stato
> argomento dell'elettrostatica.
Ah, bella questa come argomentazione :-). Sarebbe come dire che mettendosi
seduti in mezzo ad una autostrada non si verrebbe investiti da alcuna
automobile perche' questo sarebbe in contrasto con le leggi della statica.
Ma sei proprio sicuro di aver capito bene cosa ti aveva detto il tuo
professore? Non e' che ti stava semplicemente spiegando il motivo per il
quale si usa quella parola, tipo "in tutti gli argomenti che si trattano in
elettrostatica le cariche sono ferme (altrimenti non si chiamerebbe
elettrostatica), quindi si potra' parlare di conduttori in elettrostatica
nella sola ipotesi che i campi elettrici all'interno dei conduttori siano
nulli, andiamo a vedere come e quando cio' puo' avvenire ...." ?
Ad ogni modo, si dice che il campo elettrico all'interno di un conduttore e'
nullo in condizioni stazionarie (cioe' dopo che le cariche si sono
"distribuite" opportunamente). Esempio, prendi un conduttore qualsiasi, se
lo porti in prossimita' di un qualsiasi campo elettrico, allora le cariche
all'interno del conduttore ovviamente si metteranno in moto. Il punto e' che
le cariche interne del conduttore, muovendosi, (cioe' durante il transiente
che precede il raggiungimento delle condizioni di stazionarieta'), andranno
a distribuirsi in una maniera tale da generare loro un campo elettrico che
sara' (nei punti interni al conduttore) esattamente opposto al campo
esterno. A questo punto il campo totale (campo esterno piu' campo generato
dalle cariche interne) sara' nullo in ogni punto del conduttore.
Detta cosi' pero' sembrerebbe una bella storiella, andrebbe visto perche'
qualsiasi conduttore (cioe' di qualsiasi forma) investito da un qualsiasi
campo elettrico (stazionario, cioe' non dipendente dal tempo) raggiunge le
condizioni di equilibrio (cioe' le cariche al suo interno riescono a
distribuirsi in maniera tale da poter annullare il campo in ogni punto
interno al conduttore); pero' su ipotesi cosi' larghe (forma del conduttore
qualsiasi, campo esterno qualsiasi) mi sa che la dimostrazione non sia
semplicissima, se non per assurdo, assumendo validi altri teoremi.
Io agli alunni di liceo mi accontento di dire che se le cariche non
riuscissero a trovare una distribuzione tale da annullare il campo
all'interno del conduttore allora le correnti interne non si arresterebbero
mai, quindi, per effetto Joule, il conduttore si scalderebbe sempre di piu',
e ci sarebbero un po' di problemi ad individuare la fonte di tutta questa
energia. Poi ricorro alla prova sperimentale: si verifica sperimentalmente
che i conduttori (isolati), investiti da campi elettrici (stazionari) non si
scaldano (o almeno non si scaldano nel tempo sempre piu').
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sun Jun 01 2003 - 20:55:22 CEST