Re: Esperienza circuiti elettrici

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sun, 01 Jun 2003 20:32:41 +0200

Michele Falzone ha scritto:
> ...
> Ancora senza volere polemizzare, ma solo per puntualizzare che quando
> io butto dei dati anche a naso, posso sicuramente sbagliarmi, ma
> difficilmente del 100% e siccome sono puntiglioso, sono andato dal mio
> segretario a chiedere alcune informazioni per potere fare dei calcoli pi�
> approfonditi.
> Sicuramente la mia scuola non rappresenta la generalit�, ma � un
> campione significativo, pertanto:
>
> - Personale docente 88 insegnanti,
> - Personale non docente, tra assistenti di laboratorio, personale di
> segreteria e bidelli 35
> - Un dirigente amministrativo
> - Un dirigente scolastico, ora si chiama cos� e non solo per il titolo.
>
> - Alunni 536 utenti
Grazie. Anch'io avevo fatto una stima del genere, ma senza avere i dati
esatti di una scuola determinata: solo sulla base dell'esperienza che ho
con diverse scuole che conosco (l'ultima che ho visitata era a
Trapani...)

> ...
> Come vedi mi sono sbagliato solo del 5,75%, ma non penso che sia cos�
> grave per una prima stima.
Pero' qualche dubbio mi resta...
Supponiamo che l'orario medio settimanale di una classe sia 30 ore:
questo significa un impegno degli studenti di 536x30 = 16080
ore-studente.
Con un orario di 18 ore sett. degli insegnanti (che oggi mi pare sia
obbligatorio) abbiamo
88x18 = 1584 ore-insegnante.
Ne segue un numero medio di ragazzi per classe: 16080/1584 = 10.2:
decisamente troppo basso...
Come me lo spieghi? O siete una scuola di lusso, con classi
piccolissime, o degli insegnanti sfaticati, che invece di 18 ore ne
fanno meta', o piu' probabiolmente ci sono un buon numero di supplenti o
insegnanti con completamento di orario in altre scuole, che quindi non
dovevi contare nel costo totale...
Infatti io avevo stimato 20 ragazzi per classe ed ero arrivato a un
diverso rapporto docenti/studenti, con costo dimezzato.

> ... non e' giusto
> che un genitore che ha gia' pagato con le proprie tasse un diritto allo
> studio per il figlio, debba pagare un'ulteriore tassa "la retta" quando
> deve scegliere di fare frequentare il figlio in una scuola privata, che
> anche essa puo' ottenere la certificazione, questa deve essere solo una
> libera scelta e non un'imposizione dall'alto.
Scusami se non ti rispondo, in quanto questo e' un ben noto argomento,
ma squisitamente politico. Non penserai che non abbia risposte, ma siamo
del tutto OT.

> Diventerebbe solo un fatto di libero mercato, unico vero arbitro che
> riesce a valutare totalmente un insegnante,
Come sopra. Osservo solo che hai nel libero mercato una fede che non
aveva nemmeno Adam Smith, 250 anni fa...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Sun Jun 01 2003 - 20:32:41 CEST

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