Ciao Armageddon,
armageddon99_at_libero.it wrote:
............taglio............
> Il problema � che non basta mai descrivere la natura per comprenderla,
> occorre anche interpretarla, esattamente come nella storiella della luna il
> modello matematico ti spiega asetticamente il comportamento del
> sistema ma � necessario un guizzo intellettivo ulteriore per
> comprenderne la natura sottostante.
ok, ma per interpetare *devi* conoscere la struttura matematica di cui
stai parlando, altrimenti parti per la tangente...
Mi risulta che questo sia anche il punto di vista di filosofi seri(non
tutti sono seri) della scienza quali Ghirardi, Bergia, Dalla Chiara e
altri. Dunque se non ne conosci la struttura matematica e' inutile che
ne parli e, dal mio punto di vista, che si cerchi di risponderti.
> Guizzo filosofico osato dall'allievo ma soffocato dal maestro "zitto e
> calcola!".
quello che ho scritto qui sopra non equivale neanche un po' al "zitto e
calcola"
......taglio.....
> Ci� che farai sar� un' asettica descrizione della natura, quella
> giustamente pretesa da "zitto e calcola!" ed � questo che si richiede ad
> un fisico.
manco per idea....mai stato a parlare con dei fisici? quello che scrivi
e' addirittura offensivo per un fisico che sia degno di tal nome.
..............taglio............
> Io leggo i tuoi dati e le tue correlazioni statistiche e le accetto, in realt�
> mi _accontento_, perch� leggendo il formalismo non sono in grado di
> rappresentare in una categoria l'intrinseca natura del contenuto della
> scatola.
una teoria fisica non e' un insieme di correlazioni fra dati, ne' vi e'
paragonabile: e' al piu' un insieme di assiomi da cui si fanno deduzioni
usando la logica e un insieme di regole che *non* appartengono alla
matematica e che servono per interpretare nel mondo tangibile gli
assiomi(o parte di questi) e le deduzioni(non tutte) che da questi si
fanno. L'insieme di assiomi e le regole intepretative non sono
indipendenti, ma, siccome con le regole interpretative si esce fuori dal
quadro logico matematico, possono nascere delle ambiguita', alcune delle
quali dovute(a mio parere) anche al linguaggio non formale che si e'
costretti a utilizzare.
In tutto questo si riesce a crearsi delle immagini mentali
extra-matematiche e personali che permettono di rappresentarsi la
realta', ma ritengo impossibile che si possano trasmettere queste
immagini a chi non conosce il formalismo e ci ha a lungo riflettuto
senza dire boiate e/o rischiare che chi ascolta ad un certo punto parta
per la tangente.
Non tutti devono e/o possono parlare di tutto. Non siamo tutti uguali e
non sono per la liberta' di parola ad ogni costo:
ad ognuno il suo mestiere.
Se sei interessato ad un ipotesi seria sull'interpretazione della
meccanica quantistica in termini di ignoranza o a teorie alternative,
ti invito a cercare in rete la teoria dello spazio-tempo frattale e un
articolo di Antonio Cassa dell'anno scorso.
ciao
slacky
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Received on Fri May 30 2003 - 18:02:19 CEST