Franco wrote:
> Si' puo` fare qualcosa del genere, un po' piu` complicato che "andare
> dritto" perche' la luna ruota intorno alla terra, ma il concetto che
> vuoi esprimere e` chiaro. Ad esempio bisogna mirare "davanti" alla luna,
> in modo da arrivare insieme a lei. Le missioni apollo entravano in
> orbita terrestre solo per controllare che tutto fosse a posto e per
> predndere il modulo lunare e riposizionarlo dall'altra parte dell'apollo.
Scusa se faccio il pignolo e metto i puntini sulle "i". Nelle missioni
Apollo l'orbita di parcheggio serviva ad avere una finestra di lancio
ampia. Potevi entrare in orbita terrestre in ogni momento, mentre la
Luna la miri correttamente per pochi istanti. Una volta in orbita,
riaccendevi il motore del terzo stadio al momento preciso per inserirsi
nell'orbita di trasferimento. POI, con calma, tiravi fuori il LEM, ed
abbandonavi il terzo stadio (che spesso si schiantava sulla Luna).
> Ad esempio le missioni di satelliti che vanno su marte, partono con
> un'orbita che viene calcolata rispetto alla terra. Quando sono
> sufficientemente lontani, l'orbita viene data riferita al sole, perche'
> e` il sole a comandare la dinamica del volo. Infine quando la sonda
> arriva abbastanza vicino a marte, l'orbita e` di nuovo calcolata
> rispetto al pianeta. I casini capitano ai confini fra le zone di influenza.
Praticamente tutti i conti sono fatti tenendo conto di tutto, in un
megaprogramma sviluppato al JPL, l'Orbit Determination Program.
La situazione pero' e' ancora un po' diversa. Siccome la Terra e Marte
sono in caduta libera rispetto al Sole, in una zona MOLTO ampia puoi
fare i conti RISPETTO AL PIANETA ignorando quasi il Sole. La Luna e'
praticamente in orbita intorno al Sole, con piccole oscillazioni dovute
alla Terra, ma puoi considerare (e normalmente si fa cosi') il sistema
Terra-Luna come un tutt'uno in orbita intorno al Sole, e poi la Luna, in
questo sistema, che orbita intorno alla Terra.
In altre parole, nella zona di confine puoi vedere l'astronave sia in
orbita rispetto alla Terra (magari iperbolica), che entrambi in orbita
rispetto al Sole. Questo ti semplifica molto i conti, anche se poi devi
rifarli BENE se vuoi beccare Marte (che e' proprio piccolo).
> Per la luna il punto agravitazionale mi pare si trovi a 9/10 circa della
> distanza terra luna. Puoi calcolarlo facilmente, sapendo che
> l'accelerazione di gravita` sulla luna vale circa 1.62 m/s^2, il raggio
> della luna vale 1738 km e che la distanza fra la *superficie* della
> terra e la *superficie* della luna e` di circa 376000 km.
Essendo Terra e Luna comparabili, il discorso di cui sopra non funziona,
e occorre integrare l'orbita tenendo conto di entrambi i corpi.
Il punto agravitazionale pero' ha poco senso. Han piu' senso i punti
dinamici (punti di Lagrange), in cui le forze combinate fanno in modo
che l'astronave si possa muovere in modo sincrono con Terra e Luna. In
altre parole i punti in cui un corpo in orbita circolare intorno alla
Terra rimane sempre "fisso" rispetto alla Luna. Questi punti sono 4, 2
(stabili) che formano 2 triangoli equilateri con Terra e Luna, e 2 sula
retta che congiunge Terra e Luna, uno all'interno e uno all'esterno di
quest'ultima.
Ciao
Gianni Comoretto
Received on Mon May 26 2003 - 22:00:03 CEST
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