Re: Gli osservatori in meccanica quantistica

From: Eleonora Norese <noresina_at_libero.it>
Date: Thu, 22 May 2003 16:37:57 GMT

"Woodridge" ha scritto

A mio modesto parere (ah no, ormai si dice solo "imho"), il compito
| principale del fisico (e dello scienziato in generale) e' quello di
| descrivere. Prendere atto di cio' che si osserva (e dagli!), costruire
| modelli per far quadrare le osservazioni fatte, e con essi predirne di
| nuove. Il modello va bene fino a che un qualche fatto nuovo non trova
| spiegazione nel modello stesso, o lo contraddice.
| Forse sono stato immodesto a presentarlo come un mio parere, in realta'
| se chiedi in giro a chi ti ha preceduto sulla strada che stai
| percorrendo ti diranno tutti (spero!) cosi'.

......

| Abbandona l'idea di chiederti se un'ipotesi o una teoria e' Vera o no
| (con la maiuscola non casuale): osserva, descrivi, prevedi.
| Anche se qualcuno puo' giudicarlo freddo o "declassante", o triste, e'
| questo l'atteggiamento giusto


Si
Eppure penso che questo discorso sul ruolo della fisica, sebbene privo di
errori, pecchi di omissioni.
Se mi dici che il ruolo della fisica � osservare, descrivere, prevedere,
ometti di aggiungere che questo � solo e tutto quello che pu� fare il genere
umano.
Se mi dici che abbiamo a che fare unicamente con tecnici modelli del mondo,
la cui funzione non � la verit�, ma la rappresentazione provvisoria della
realt�, dimentichi che i modelli del mondo costruiscono poi modelli di noi
stessi.
La visione copernicana dell'universo non fu solo una variazione del modello
di riferimento ( per altro, eccetto che perch� i calcoli possono essere pi�
semplici, nessun sistema di riferimento � quello giusto ) ma fu una
rivoluzione della psicologia.
Da allora la terra non � pi� il baricentro del tutto ma solo una trottolina
a spasso per il buio ed il freddo.
Un altro esempio: guarda la visione dei molti mondi di Everett.
Se si affermasse potrebbe essere insegnata nelle scuole elementari.
Pensa a quale "leggerezza" nel senso comune della vita porterebbe.

Questo � per dire che la fisica � di pi� di una disciplina: �, in un certo
senso, un'avventura "totalizzante".

| Per quanto mi riguarda, io ho sempre trovato sconcertante il secondo
| principio della termodinamica.

Anch'io. Per 2 ragioni.

1� - Se l'entropia di un sistema chiuso tende ad un massimo, senza per�
escludere che fluttuazioni statistiche riducono localmente l'entropia,
perch� escludere che una rara fluttuazione non riduca l'entropia dell'intero
sistema?
2� - Se all'aumento di entropia si associa l'aumento del disordine e la
diminuzione di informazione, da dove � venuta tutta quell'informazione
iniziale?

In effetti se fosse vero che l'universo, terminata l'espansione, cominciasse
a contrarsi, esso potrebbe rappresentare un moto perpetuo di seconda specie.

Ciao
Eleonora
( che sta aspettando che il calore sviluppato da questo computer faccia
risalire l'acqua della centrale idroelettrica )
Received on Thu May 22 2003 - 18:37:57 CEST

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