Re: Esperimento di Bertozzi

From: Italico Paludet <i.paludet_at_tin.it>
Date: Mon, 19 May 2003 09:30:21 GMT

Esper. Di Bertozzi 2


� "Pangloss" - Elio Proietti il giorno 8 maggio 2003 ha scritto, come
osservazione al

� messaggio di Italico Paludet sull'argomento "Esperimento di Bertozzi"
del giorno

� 7 maggio 2003 :

� Mi sembra di capire che tu formuli una teoria dissipativa, confutata
dal fatto che

� negli acceleratori l'energia fornita dal campo elettrico alle
particelle raggiunge

� invariata i bersagli. Nell'esperienza citata l'assenza di fenomeni
dissipativi (di

� qualsiasi natura) e' controllata da misure termoelettriche fatte sul
bersaglio.

� Sorry, gli elettroni non dissipano energia lungo il percorso!



Hai capito perfettamente! Quella che io formulo e' proprio una teoria
dissipativa.

Per me, quando degli elettroni viaggiano lungo un percorso dove non c'e' un
vuoto

assoluto, ma ci sono dei campi elettromagnetici (nel cosiddetto vuoto) con
le

rispettive proprieta'



      eps (o) = costante dielettrica del vuoto

      mu (o) = permeabilita' magnetica del vuoto

      R (eo) = Sqr [ mu (o) / eps (o)] = ca.377 ohm resistenza
elettromagnetica

                        del vuoto

      v (eo) = 1 / Sqr [ eps (o) mu (o) ] = ca. 3.10^8 m/s = c =
velocita' delle

                        onde elettromagnetiche nel vuoto



ci si deve chiedere se la resistenza R (eo) , ben conosciuta da tanto tempo
( si veda,

per esempio, in A.Sommerfeld : Lezioni di Fisica Teorica - Elettrodinamica
; Monaco,

aprile 1948 o Sansoni Edizioni Scientifiche - Firenze - 1961 ) non
comporti una

DISSIPAZIONE ENERGETICA, facilmente calcolabile sulla base di questa
resistenza, della

corrente relativa (al quadrato) e del tempo impiegato.

Ricordo nettamente che , dopo una mia relazione al LXXVIII Congresso
Nazionale S.I.F.,

a Pavia nell'ottobre 1992 (relazione dal titolo " E' lecito il dubbio su
certe interpreta=

zioni relativistiche ? " un professore del Politecnico di Milano ha detto:
" Un gruppo di

Noi del Politecnico si e' chiesto poco tempo fa se la resistenza R (eo)
era dissipativa

oppure no " .



Ha detto ancora Proietti:

� . una teoria dissipativa, confutata dal fatto che negli acceleratori l
'energia fornita

� dal campo elettrico alle particelle raggiunge invariata i bersagli.



Nell'esperimento di Bertozzi, e negli esperimenti analoghi, tipo Esperimento
di Kaufmann

eccetera, bisognava spiegare dove e come andasse a finire l'energia fornita
dal campo

elettrico, dato che non si trasformava in Energia Cinetica secondo la
formula classica e,

poiche' , PER IPOTESI, NON SI AMMETTEVA LA POSSIBILITA' DI DISSIPAZIONE

sotto altre forme di energia, si era costretti ad ipotizzare che l'energia
perduta si trasformasse

in un AUMENTO DI MASSA CON LA VELOCITA', secondo la formula di Einstein.

Era questa una rivoluzione di principio rispetto alle formule precedenti.



� Nell'esperienza citata l'assenza di fenomeni dissipativi (di qualsiasi
natura) e' controllata

� da misure termoelettriche fatte sul bersaglio.



Le misure termoelettriche fatte sul bersaglio hanno una divergenza, rispetto
ai valori

sperimentali, di circa il 10%, come afferma il prof. Bertozzi nella sua
relazione (precisamen=

te, il 9,473%), per cui l'ipotesi relativistica e' ben opinabile rispetto
ai valori sperimentali.



� Sorry, gli elettroni non dissipano energia lungo il percorso!



Un'analisi molto attenta delle energie potenziali prima e dopo un percorso
AB di elettroni, convince facilmente, a mio parere, che DEVE ESSERCI
DISSIPAZIONE ENERGETICA

lungo il percorso, anche se comunemente non lo si crede.

Mi rendo conto perfettamente che la mia teoria ha bisogno di molto studio e
considerazione

per poter essere accettata; nondimeno, il mio lungo studio al riguardo mi ha
convinto sempre

di piu' della sua validita'.

Con cordiali saluti

      Italico Paludet - Pordenone
Received on Mon May 19 2003 - 11:30:21 CEST

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