Tommaso Russo ha scritto:
> E' Analisi I: un'applicazione e' una legge che consente di associare
> ad ogni elemento di un insieme A, detto dominio, un solo elemento di
> un insieme B detto codominio. Se ogni elemento dell'insieme B e'
> associato a un solo elemento di A, l'applicazione e' iniettiva.
Se lo dici cosi', iniettiva e' anche suriettiva.
Meglio dire: se elementi distinti di A hanno per immagine elementi
distinti di B, allora l'applicazione e' iniettiva.
> ...
> Ma restringendo il dominio per esempio a ]-2pi,pi]
Mi sa che volevi scrivere [-pi,-pi].
> Non e' un pilastro della Termodinamica, e' un pilastro della Chimica
> ;-)
> E la dimensione dell'argomento e' solo apparente. Nei testi di
> Chimica che ho visto sinora compaiono *quasi sempre* argomenti *non*
> dimensionali.
Questo e' sicuramente vero in pratica, ma a rigore non sarebbe
necessario. Si potrebbe benissimo usare la legge di Guldberg-Waage,
espressa con le concentrazioni, per definire una costante di
equilibrio dotata di dimensioni.
Ammetto che questa puo' apparire una fisima da fisico :) pero' mi
domando: i chimici non sono tenuti a rispettare le delibere del CIPM?
E visto che l'uso del SI e' obbligo di legge in contratti e perizie,
come se la cavano i periti chimici se sono stati abituati come
sappiamo?
(Questo solo per insinuare dei dubbi... Poi Soviet_Mario fara' bene a
continuare come fanno tutti, altrimenti si troverebbe in guai pratici,
a essere guardato storto dai colleghi :-) )
Sulla "pars construens" sarei complessivamente d'accordo, anche se non
mi pare per niente facile...
Specialmente necessaria la documentazione: ci ho sbattuto il naso
innumerevoli volte, per cose che avevo scritto io stesso un po' di
anni prima :-(
Una sola obiezione: "kg", non "Kg".
--
Elio Fabri
Perche' tu devi pur sapere, aggiunse, mio ottimo Critone, che parlare
scorrettamente non solo e' cosa brutta per se medesima, ma anche fa
male all'anima.
Received on Mon Feb 07 2011 - 21:20:50 CET