[it.scienza.fisica 06 Feb 2011] Giorgio Pastore ha scritto:
> A me sembra che quello delle moli è lo stesso problema dei radianti e
> che la soluzione che in diverso modo, io e, per quel che mi sembra di
> capire, Pangloss (ma prima Arons, e probabilmente non l' ha inventata
> neanche lui) proponiamo sia la più pulita.
Citi forse Arnold Arons? A cosa ti riferisci esattamente?
Per me il "rad" e' semplicemente l'unita' di misura coerente degli angoli
(obbligatoria in ogni sistema di unita' con angolo grandezza derivata).
Adimensionalita' significa solo che tale unita' e' *indipendente* dalla
scelta delle unita' fondamentali del sistema: *non* significa affatto
che gli angoli (ed il campione rad) siano numeri puri.
La questione della mole si pone in termini diversi.
Il termine "mole" nasce storicamente come "short for" grammo-molecola;
la mole era cioe' intesa (ed a volte lo e' tuttora) come un'unita' di
massa (fuori da CGS, MKS ecc.) per composti chimicamente definiti.
In seguito il S.I. introduce una nuova grandezza primitiva, denominata
"quantita' di materia" ed associa ad essa l'unita' fondamentale "mol".
La dimensionalita' di una grandezza non e' un concetto assoluto: nella
base dimensionale S.I. oggi figurano separatamente Kg e mol.
O ci si adegua completamente, o nascono casini...
Ad esempio, *se* l'equazione di stato dei gas perfetti pv = nRT e' intesa
come "quantity equation S.I.", chiamare n "numero di moli" e' fuorviante,
poiche' in quest'ottica n non e' un numero, ma e' invece una grandezza
(neppure adimensionale!): una quantita' di materia (da misurare in mol).
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Elio Proietti
Valgioie (TO)
Received on Mon Feb 07 2011 - 11:09:39 CET