Re: impenetrabilita dei corpi

From: Enrico SMARGIASSI <smargiassi_at_ts.infn.it>
Date: Tue, 29 Apr 2003 18:02:55 +0200

Franco wrote:

> L'avevo premesso che me lo avevano detto in liceo :-)

Non prenderla sul personale :-)

> A parte i problemi di divergenza della densita`, credo che le
> indicazioni sul diametro del nucleo siano state ricavate dall'area
> equivalente che mostrano durante le collisioni, ad esempio con neutroni.

Indubbiamente, ma allo stesso modo si puo' misurare il diametro
dell'atomo. Perche' considerare l'atomo quasi vuoto ed il nucleo
no? Entrambi sono composti da particelle puntiformi.

> Quindi vorrebbe dire che quando avvicini due corpi, alcuni elettroni
> devono salire di energia ad occupare dei livelli ancora liberi per non
> avere lo stesso stato?

In un certo senso penso si possa dire cosi', anche se nei casi
reali ci sono diverse complicazioni: a) l'interazione tra
particelle, b) il fatto che gli autostati dell'Hamiltoniana
cambiano, ecc..

Prendi un caso giocattolo: due fermioni non interagenti in una
scatola cubica a T molto bassa. Questi eserciteranno una certa
pressione sulle pareti della scatola. Aggiungi altri due fermioni
ad essi identici: classicamente la pressione raddoppierebbe.
Invece diventa piu' del doppio, e la differenza e' dovuta a
Pauli. Non mi sembra sbagliato chiamare questo effetto
"impenetrabilita', parziale, dei corpi".

-- 
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Tue Apr 29 2003 - 18:02:55 CEST

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