Re: Problema di misurazione Tesla (o Gauss)

From: Hypermars <hypermars00_at_yahoo.com>
Date: Wed, 16 Apr 2003 08:13:25 -0400

"Paolo Russo" <paolrus_at_libero.it> wrote in message
news:823.235T155T13593520paolrus_at_libero.it...

> Non saprei. Per un certo periodo ho tentato di simulare i magneti
> integrando dipoli elementari (lunghi quanto tutto il magnete) e
> calcolando le forze sui singoli poli elementari, ma poi mi sono
> reso conto, che, salvo casi particolari (es. magneti di forme
> particolari, ad esempio ad anello), non ne vale la pena.
> Se si e` nelle condizioni per cui non si riesce ad approssimare bene
> un magnete parallelepipedale o cilindrico con un dipolo singolo,
> in quelle stesse condizioni l'integrale di dipoli non funziona tanto
> meglio, e` ancora troppo ideale.

Secondo me il problema piu' che l'interazione dipolo-dipolo e' la
magnetizzazione uniforme. Ovvero, un magnete si puo' sempre pensare come
sovrapposizione continua di dipoli, tantevero che la relazione tra A e M

A = \int 1/|r-r'|^3 M(r') x r

e' proprio la formalizzazione di questa sovrapposizione.

In questa approssimazione, passando per lo spazio di Fourier e introducendo
la funzione caratteristrica del magnete (uguale a 1 dentro e a 0 fuori), si
ottiene abbastanza facilmente il campo B, il campo H di demagnetizzazione e
l'energia magnetostatica (a tal proposito se vuoi dai un'occhiata a un mio
lavoro che dovrebbe uscire tra un po' sul JMMM, autori Beleggia e De Graef,
che riguarda il calcolo del tensore di demagnetizzazione per magneti di
forma arbitraria).

Tuttavia, un magnete non-ellissoidale e' molto raramente, per non dire mai,
in condizioni di magnetizzazione uniforme, percio' il problema e' piu'
complesso. E soprattutto l'interazione tra i due campi dei magneti modifica
la magnetizzazione di entrambi, lasciando come unica strada l'approccio
micromagnetico.

In ogni caso, in prima approssimazione supponendo che i due magneti del post
siano uniformi, si ottiene una forza con un andamento che trovo abbastanza
curioso. Ha un minimo a una certa distanza tra i poli, e pare (ma forse e'
un artefatto numerico delle FFT) che ci sia un punto di equilibrio instabile
(un massimo dell'energia) per una distanza tra i due molto piccola,
dell'ordine di qualche millimetro. In effetti non mi torna molto questa
cosa, pero' verificando l'approccio che ho usato con due dipoli elementari,
si ottengono risultati consistenti con l'interazione dipolo-dipolo (energia
come 1/d^3 in sostanza), percio' puo' anche essere.

Bye
Hyper
Received on Wed Apr 16 2003 - 14:13:25 CEST

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