Hypermars wrote:
> Se la guardi da questo punto di vista, l'unica scappatoia e' appunto
> prendere il potenziale vettore come campo reale che agisce, e tenere il
> campo magnetico come grandezza secondaria.
Rcordo che qualcuno (Barker?) penso' ad un'altra soluzione,
basata sulla funzione di Wigner. La FdW e' una versione
quantistica della funzione di Boltzmann (che in quanto tale in
Meccanica Quantistica non esiste), su di uno stato puro e'
definita come F(p,q,t) = integrale su x di
psi*(q-x/2)psi(q+x/2)exp(ipq/hbar). Se la psi rappresenta uno
stato spezzato in due pacchetti d'onda allora la F e' non nulla
in una regione intermedia fra i due pacchetti. Nel caso B-A
sarebbe proprio la regione del campo magnetico, per cui
interpretando la F come piu' fondamentale di psi il problema
scomparirebbe. Non so pero' se la proposta abbia avuto seguito.
> come si fa a definire una
> grandezza che e' per 3/4 "artificio matematico" e per 1/4 "grandezza fisica
> reale"? Come si applica l'invarianza di gauge al quadrivettore dei
> potenziali?
Beh, l'aggiunta di una costante a V nel caso statico e'
l'invarianza di gauge per V, in questo non dovrebbe essere
diverso. Confesso pero' di non avere le idee molto chiare.
--
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Tue Apr 08 2003 - 11:28:01 CEST