Hypermars wrote:
>
> Forse il problema e' il gauge? il fatto che A di per se e' definito a meno
> di trasformazioni di gauge? anche qui...che problema e'? anche il potenziale
> elettrostatico e' definito a meno di una costante, e le osservabili fisiche
> sono solamente legate a differenze di potenziale, mai a valori assoluti.
>
Ciao, non conosco bene le problematiche dell'effetto A-B, pero'
non credo che sia cosi' semplice come scrivi sopra: dato che A e' definito
a meno di trasformazioni di gauge, allora verrebbe da dire che la realta'
fisica non e' data da A, ma dalle classi di equivalenza delle configurazioni
di A ottenute quozientando rispetto alla relazione
A ~ A' se e solo se A e A' differiscono per una trasformazione di gauge.
Ora non ho tempo per pensarci in termini matematicamente rigorosi, ma credo
che, nel caso generale, tali classi di equivalenza siano proprio le configurazioni
del campo B...che e' l'opposto di quello che vuoi dire.
Quindi assegnare una realta' fisica ad A e` troppo, ma non assegnargliela
sembra troppo poco. In ogni caso, SE l'effetto A-B e' invariante sotto
trasformazioni di gauge, quello che contano sono le classi di equivalenza
suddette. Il punto e' vedere se queste sono in corrispondenza biunivoca con
le configurazioni di B oppure no almeno nella situazione concreta (cioe' a sorgenti
fissate) che determinano l'effetto A-B.
Ciao, Valter
>
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Valter Moretti
Faculty of Science
Department of Mathematics
University of Trento
Italy
http://www.science.unitn.it/~moretti/homeE.html
Received on Thu Apr 03 2003 - 09:10:06 CEST