Re: differenziali

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it>
Date: Tue, 01 Apr 2003 01:24:22 +0200

Elio Fabri wrote:
...

> Uhmm...
> Ma al primo trimestre si fa della fisica o si rimanda tutto al secondo?
> La seconda alternativa non mi piacerebbe.

Neanche agli studenti. La soluzione ch abbiamo escogitato e' un primo
trimestre di "introduzione alla fisica": soprattutto laboratorio (e
senza sofisticare troppo con la teoria degli errori) ma anche un po' di
abc concettuale.


>>Mi continua pero' a rodere il dubbio che forse si potrebbe riuscire ad
>>insegnare derivate ed integrali in tutte le medie superiori. Ma credo di
>>avere molta difficolta' a comprendere la logica di chi disegna i
>>programmi di matematica delle scuole!
>
> Questione controversa. In parte sarei con te: dopo tutto Fermat,
> Torricelli ... Eulero facevano derivate e integrali senza epsilon e
> delta. Voglio dire che si potrebbe anche un approccio piu' garibaldino,
> e rimandare il rigore ai corsi universitari.
> Tanto chi non ristudia l'analisi all'universita', della matematica
> liceale dimentica tutto in ogni modo...
> Pero' che la matematica propriamente detta debba restare fuori
> dell'insegnamento secondario, i matematici non l'accetterebbero mai, e
> io neanche.
> Lo so che tu non l'hai detto, ma lo vedo come comseguenza logica, se si
> vuole anticipare l'analisi in un modo trattabile.

Non mi sembra che le cose siano esclusive. Certo, alle superiori ci si
aspetta un approccio piu' rigoroso che alle medie inferiori ma.. e' vero
? Certo, se si passano mesi a fare casi particolari di disequazioni,
razionalizzazioni, formule trigonometriche, resta poco per fare altro.
Pero' c'e' per lo meno una certa schizofrenia in programmi che da un
lato pretendono di dare fin dalle medie inferiori un' idea della
matematica del novecento e programmi delle superiori che sembrano
terrorizzati dal fare qualcosa di analogo per la matematica del '700.

E allora perche', *oltre* a dare un' idea piu' precisa della matematica
(e sempre ammesso che questo avvenga, i miei amici matematici non sono
sempre d' accordo su questo) , non si danno dei rudimenti "imprecisi"
(ma poi non si tratta di dire corbellerie!) di tecniche che sarebbero
utili anche nella vita di tutti i giorni ?

Non ho mai capito perche' la filosofia di Hegel dovrebbe essere
comprensibile per un diciottenne e una semplice derivata o integrale
dovrebbe richiedere una mente superiore!


Giorgio
Received on Tue Apr 01 2003 - 01:24:22 CEST

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