Seguendo una lezione di storia della scienza sono venuto a sapere che prima
dello studio fatto da Galileo dei moti parabolici, si pensava che un corpo
lanciato con una certa velocit� v descrivesse una traiettoria rettilinea
fino all'esaurimento dell'*impulso*, dopodich� tale corpo cadeva di moto
*naturale*.
Ora la domanda: gli studi servivano anche per poter calcolare la
traiettoria, ad esempio, di un proiettile.
possibile che pensando un moto di questo tipo non ci fossero grosse
incoerenze tra questo modello e l'evidenza sperimentale? come facevano a far
tornare i conti?
(non chiedo una risposta precisa, non penso qualcuno lo sappia... per� se
qualcuno ne sa qualcosa...)
Svuotino
Received on Thu Mar 20 2003 - 17:38:00 CET
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