Paolo Russo wrote:
> [luciano buggio:]
> [cut]
> >Questo implica una variazione del coefficiente di trasmittanza (come detto
> >sopra) nel caso di uno due o tre polarizzatori?
> Indirettamente si', dato che la frazione di luce non
> polarizzata che arriva al polarizzatore sarebbe diversa per i
> vari polarizzatori. Solo per fare un esempio a casaccio:
> immagina che un polaroid lasci passare il 75% della
> componente parallela, il 20% di quella ortogonale e il 40% di
> un'ipotetica componente infrarossa (senza polarizzarla).
> Immaginiamo che all'inizio queste componenti siano in parti
> uguali:
> 100+100+100=300
> 75+20+40=135 (dopo il primo)
> 56+4+16=76 (dopo il secondo)
> 42+1+6=49 (dopo il terzo)
> dando luogo a coefficienti di trasmittanza complessiva che
> ballano selvaggiamente dall'uno all'altro.
Ok: per questa strada, avendo i dati specifici della sorgente e del
polaroid, si potrebbe dar conto dell'andamento sballato delle misure che
risultano dall'esperimento.
Venendo allora di nuovo ai dati dell'esperimento, vorrei porti una precisa
domanda.
In testa alla tabella che sintetizzerebbe i dati del diagramma trovo
scritto:
"Nella tabella sottostante sono riportati i valori delle intensit�
misurate e le stime dei rapporti indicati. In tutti i casi l'errore
massimo sull'intensit� luminosa misurata dal sensore � pari a 1 u.a."
Da che cosa gli autori desumono quell'errore massimo? In base a che cosa
lo dichiarano?
> [cut]
> >Personalmente sono un po' impressionato da quell'andamento decrescente: mi
> >pare molto significativo.
> >Inoltre la mia teoria del funzionamento polaroid lo prevede puntualmente
> >(ci arriveremo, spero:-).
> Faccine a parte, sarebbe OT qui.
Non capisco proprio perch�.
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.sccuoladifisica.it
> Ciao
> Paolo Russo
--
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Received on Thu Mar 13 2003 - 09:06:19 CET