Vaira ha scritto:
> Come mai? Nemmeno sotto forma di ossido o di altri composti?
> Immagino che in quel minestrone di atomi che ha formato il nostro pianeta,
> ci siano stati tutti gli elementi della tavola periodica, anche se in
> percentuali molto piccole per alcuni e piu' grando per altri come idrogeno,
> ossigeno carbonio ecc...
Si' e no. La tabella delle abbondanze mostra un decremento costante (con
alcune eccezioni) al crescere del numero atomico. Gli isotopi
radioattivi non sono presenti, a meno che non si realizzi uno dei due
casi:
a) vita media molto lunga (miliardi di anni); e' il caso dell'uranio e
del torio
b) vengono prodotti nel decadimento dei precedenti: esempio canonico il
radio.
L'isotopo piu' stabile del plutonio ha semivita minore di 100 milioni di
anni: un niente su scala geologica... Altri nuclidi piu' pesanti sono
ancora meno stabili.
> Il plutonio e' talmente instabile che quello che c'era si e' gia' "consumato"
> tutto a causa della sua radioattvita'?
L'hai detto.
> Altra domanda, che pero' vale meno punti: ;)
> Ci sono in corso esperimenti per creare degli elementi che non esistono in
> natura, con numeri atomici maggiori di quello che ha l'ultimo elemento della
> tavola periodica?
Sono in corso da quando esistono i reattori nucleari, e piu' di recente
sono stati costruiti apparati appositi. Credo che su "Le Scienze" nel
1998 ci fosse un articolo in merito.
Le mie conoscenze non sono molto aggiornate (meno male che vale meno
punti :-) ) ma sicuramente siamo al 114 (ricorda che l'uranio e' 92).
> Se si come viene assegnato il nome di questi elementi e quali
> caratteristiche fisiche-chimiche-meccaniche si prevede che abbiano?
Per il nome, fantasia...: nettunio, plutonio, americio, curio, berkelio,
californio, einsteinio, fermio, mendelevio, nobelio, lawrencio,
rutherfordio, dubnio, seaborgio, bohrio, hassio, meitnerio ...
Come vedi, sono nomi di grandi fisici, per lo piu' nucleari, o di grandi
laboratori.
Per le caratteristiche che dici, tieni presente che nella gran parte dei
casi si producono quantita' microscopiche; non e' facile neppure
studiare le proprieta' chimiche.
Si possono fare (forse) previsioni, ma non so bene, perche' il
comportamento di atomi con cosi' tanti elettroni credo sia piuttosto
difficile da indovinare.
Chiaramente il plutonio fa caso a se', dato che ne sono state prodotte
quantita ... industriali, e la conoscenza anche delle proprieta'
meccaniche e' cruciale quando viene usato in un reattore.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Sun Mar 09 2003 - 21:01:30 CET
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