Re: Fortran e i numeri casuali

From: Roberto Rosoni <roberto.rosoni_at_liberoLock.it>
Date: Tue, 25 Feb 2003 18:38:38 +0100

H A L, in data Tue, 25 Feb 2003 09:13:19 GMT, ha scritto in
"it.scienza.fisica" nel thread "Re: Fortran e i numeri casuali":

> Ciao!
> Anche da noi (Astronomia Padova) il programma pi� usato per i calcoli � F90.
> Allora, per quanto ne so (non molto per la verit�) tutto gira attorno al
> valore di iseed: dev'essere un numero grande e dispari.
>
> Ho fatto delle prove sia con un valore iseed variabile ad ogni esecuzione
> che con un valore dichiarato. Il risultato era in entrambi i casi la
> generazione di numeri casuali. E' chiaro allora che � meglio usare un iseed
> assegnato all'interno del programma, in modo da non far sprecare tempo in
> utile in calcoli che, seppur veloci, sono solo superflui. (correggetemi se
> sbaglio!).

Attenzione: ti sei dimenticato che l'esplicita richiesta di Uras era che per
ogni run potesse avere sequenze diverse: per questo faccio inizializzare
ISEED tramite l'orologio di sistema: per averlo diverso ad ogni run. Il
primo ciclo nel mio pseudolistato serve per combattere l'eventuale sfiga di
essere andato a prendere un ISEED "strano". Probabilmente � del tutto
inutile, ma cos� mi sento pi� tranquillo lasciando "assestare" la funzione
RAN.

Se invece ti va bene una sequenza ripetuta identica ad ogni run, non devi
far altro che lanciare la RAN() senza argomenti. ISEED diventa implicito e
si arrangia il compilatore.

Ciao!
 
--
Roberto Rosoni
<roberto.rosoni_at_liberoLock.it> (Remove the Lock in your replies)
 
As easy as 3.14159265358979323846264338327950288419716
 
Received on Tue Feb 25 2003 - 18:38:38 CET

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