Tempo fa, parlando del principio in oggetto, in particolare della validita'
locale dello stesso, citai un passo tratto dal libro "L'evoluzione della
fisica" di Rinstein & Infield.
Elio Fabri mi disse all'epoca:
>La cosa strana e' che ho trovato richiami di Einstein
>alla validita' locale solo in libri divulgativi. Uno e' quello
>che citi, l'altro e' "La relativita', esposizione divulgativa".
>E in entrambi non sono citate esplicitamente le forze di marea.
>Ne ho tratto l'ipotesi (tutta mia, e forse sbagliata) che la
>consapevolezza chiara del legame fra localita' del PE
>e forze di marea sia un fatto relativamente recente ...
Se ben capisco le parole di Elio mi pare che siano "difficili da trovare"
riferimenti alla validita' locale del PE in lavori scientifici "seri" di
Einstein (cioe', che non si trovino riferimenti alle forze di marea ok, ma
qua mi pare che si intenda che anche i riferimenti alla validita' locale del
PE sembra che siano presenti solo in libri divulgativi). Nel mio piccolo,
pur non sapendo quasi nulla di RG, mi sento di poter dire con Elio che una
cosa del genere sia proprio stranissima (ma forse ho capito male, Elio si
riferiva solo alle forza di marea, chissa').
Ad ogni modo, leggendo "I fondamenti della teoria della relativita'
generale", traduzione italiana di "Die Grundlagen der allgemeinen
Relativitatstheorie", Annalen der Physik (4), 49, 1916, pp. 769-822, trovo
(al paragrafo 4.):
"... In vista di tale scopo formuliamo la seguente ipotesi: Per regioni
quadridimensionali infinitesimamente piccole, se le coordinate sono scelte
convenientemente, rimane valida la teoria della relativita' ristretta. A tal
fine dobbiamo scegliere l'accelerazione del sistema di coordinate
infinitamente piccolo ("locale") in modo tale che non vi sia alcun campo
gravitazionale: il che e' possibile per una regione infinitamente piccola.
..."
Mi chiedo:
e' questa una formulazione del PE (con tanto di sottolineatura del fatto che
la sua validita' e' locale) ?
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sun Feb 16 2003 - 18:46:18 CET