Re: quanta massa equivalente varrebbe l'energia geotermica prodotta dal pianeta terra, diciamo in 1 anno ?

From: Tetis <ljetog_at_yahoo.it>
Date: Thu, 20 Jan 2011 15:55:20 -0800 (PST)

On 4 Gen, 23:10, Soviet_Mario <Soviet.Ma..._at_CCCP.MIR> wrote:
> Il 04/01/2011 18:46, Tetis ha scritto:
>
>
> >>> per impostare un
> >>> ragionamento che permetta almeno di capire se la formazione di granito
> >>> da basalti mediamente endotermica o esotermica, cosa che io non so
> >>> con esattezza.
>
> sar� una considerazione ingenua, ma trattandosi di
> ricristallizzazione, la presumerei anche di poco ma
> esotermica. Normalmente le rocce effusive, specie quelle
> proprio amorfe/vetrose, tipo pomice e lapillo x capirsi, a
> pari composizione hanno pi� energia delle controparti
> intrusive di stessa composizione (cio� a cristalli grossi).
> Insomma il discorso � uguale a quello dei metalli forgiati e
> temprati vs quelli annealed (ricotti, dove i cristalli si
> son messi a posto).

Ho trovato questo argomento che mi sembra a supporto di una minore
energia di legame per i graniti rispetto, per esempio alle rioliti ed
ai basalti da cui sono originati. L'argomento si applica in primo
luogo alle pegmatiti ed in minor misura ai graniti in quanto rocce
metamorfiche. Si sa che le pegmatiti si formano dando luogo a grossi
cristalli. Questo richiede una combinazione di fattori concomitanti:

che il loro tasso di nucleazione sia basso e che la diffusivit� sia
sostenuta,
che la pressione di vapore e di acqua sia elevata per aumentare la
diffusivit�
che i materiali contengano una concentrazione sufficientemente elevata
di elementi fluidificanti che sono litio e boro.

Tutti questi fattori agevolando la cristallizzazione e la metamorfosi
a pressioni e temperature crostali devono concorrere nell'abbassare il
punto di fusione delle pegmatiti. La mia idea � che in termini
grossolani un pi� basso punto di fusione di un cristallo sia
indicativo di una sua pi� bassa energia di coesione. E' vero che per
dire qualcosa di preciso sull'entalpia di fusione occorre conoscere
bene anche la fase fluida e che per esempio non � una regola generale
che l'entalpia di cristallizzazione segue questa regola (per esempio
confronta il Germanio ed il Ferro). Per� siccome non mi riesce di
reperire i valori di laboratorio per le entalpie di questi materiali
provo a ragionarci su alla meno peggio. Potrei anche fare dei conti ab-
inizio su qualche struttura, ma a dire la verit� mi preoccupa il fatto
che comunque potrei considerare solo cristalli perfetti ed uno per
volta, mai le fasi concrete che si trovano nelle rocce.

> Se per� si verifica anche un cambio di composizione (ad es.
> alcune frazioni solubili son dilavate) allora tale
> considerazione non vale pi�, perch� bisognerebbe capire se
> il dilavamento sia eso o endotermico (cmq la dissoluzione �
> spinta anche dall'entropia maggiore degli ioni in soluzione
> ... che spesso sono ioni a basso calore di idratazione, tipo
> potassio, cloruro, sodio)
Received on Fri Jan 21 2011 - 00:55:20 CET

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