Re: shuttle e salvataggio.
Il Fri, 07 Feb 2003 17:46:01 GMT, "Andres" <andre1.2.3_at_libero.it> ha
scritto:
>E' una domanda forse stupida, ma la faccio lo stesso:
>
>assumiamo che l'equipaggio dello shuttle appena distrutto di fosse accorto
>con un buon anticipo dell'imminente tragidia. Assumiamo che si trovasse a
>80/100 Km di altezza.
>Se avessero tutti avuto una tuta pressurizzata ad hoc (magari con un sistema
>che variasse la pressione a seconda dell'altezza), con un buon paracadute
>alle spalle, quali problemi avrebbero potuto avere, buttandosi da
>quell'altezza per salvarsi?
>
>Sarebbe una soluzione impraticabile? Perch� non � previsto qualcosa di
>simile come sistema di sicurezza?
>
>Grazie.
>
>A
>
Anche ammettendo che oggi esista un equipaggiamento per il lancio da
quella altitudine ( il record di 26 km � stato compiuto nel 1960 e il
poveretto ci � quasi rimasto) il problema principale � la spaventosa
velocit� dell'orbiter in fase di rientro. Infatti l'enorme calore
generato per attrito dall'energia cinetica fa raggiungere alla
struttura punte di 1600�C. Di conseguenza se si tentasse un lancio si
rimarrebbe carbonizzati quasi all'istante. Inoltre non � possibile ne
rallentare lo shuttle per permettere il lancio, ne lanciarsi nello
spazio. Nel primo caso un tentativo di variazione dell'angolo di
rientro per opporre pi� resistenza distruggerebbe la navetta, nel
secondo non esistono i materiali per costruire una tuta che resista al
rientro. L'unica soluzione attuabile per un eventuale lancio di
emergenza sarebbe stato aggiungere un modulo di salvataggio, cosa che
per motivi di bilancio non � mai stato fatto per lo shuttle, mentre
dovrebbe essere disponibile sulla ISS grazie ai russi.
Received on Fri Feb 07 2003 - 20:30:16 CET
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