Elio Fabri wrote:
> Penso che la ragione per cui si parla solo di Mercurio sia soprattutto
> un'inerzia degli autori: moltissimi autori di libri (purtroppo) non
> fanno che copiarsi l'un l'altro.
> Il libro di Will che ti ho citato e' un'eccezione.
Anche will (come quasi tutti gli autori in questo campo) ha copiato un
dato da qualche parte (mi pare proprio il valore di spostamento del
perielio di mercurio) che aveva un typo di cui si sono poi accorti nella
edizione rivista :-)
> Ho cercato dati recenti, ma non ho ancora trovato niente di utile.
Stamattina sono passato in biblioteca e ho guardato il will del 93. E`
una edizione rivista, l'autore ha solo aggiunto un capitolo finale con
le evoluzioni negli ultimi anni. A proposito del problema del perielio e
del momento di quadrupolo del sole, pare che le cose si siano sistemate
con misure radar fra terra e marte. Il coefficiente di quadrupolo J2 e`
risultato dell'ordine di 1.7 10^-6 e quindi lo spostamento del perielio
di mercurio non puo` esserre dovuta a questo fenomeno. Per quanto
riguarda venere, a parte i dati radar, speravano di fare delle misure da
una sonda che doveva essere messa in orbita intorno al pianeta.
Per questi dati cita Brown (1989 J. of Astrophysics ???, non ho scritto
i riferimenti) e il solito Shapiro.
Ciao
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Sat Feb 08 2003 - 04:57:52 CET