Re: forze contrastanti

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Mon, 27 Jan 2003 21:07:01 +0100

occam ha scritto:
> Essendo accertato che in natura esistono quattro forze ( in
> ordine crescente d' intensita': la gravitazionale, la nucleare
> debole, la elettromagnetica, la nucleare forte), mi piacerebbe
> che qualcuno mi spiegasse nelle condizioni di estremo calore e
> densita' delle materia, vigenti per esempio nel big-bang, quale
> e' la forza che si opponeva a quella gravitazionale? e che e'
> responsabile dell' aomento di temperatura?
> la forza elettromagnetica? e nel qual caso perche' la forza
> determinante a livello di macrocosmo sarebbe la
> gravitazionale?perche' e cumulativa?
Intervengo solo per metterti sull'avviso: non fidarti della
divulgazione!
Tutto il discorso delle 4 forze, cosi' come viene fatto nei libri
divulgativi, e' sostanzialmente privo di senso.
Prima di tutto, non si dovrebbe parlare di "forze", ma caso mai di
"interazioni".
Nell'ambito microscopico (in mecc. quantistica) il concetto di forza
semplicemente *non esiste*.
Secondo: di queste interazioni, soltanto due (gravitazionale ed e.m.)
sono sensibili a livello macroscopico, con una differenza fondamentale
fra le due: mentre esistono solo masse diun segno, e si attirano tutte,
invece esistono cariche di due segni.
Terzo: anche il confrotno delle intensita' di queste "forze" e'
fuorviante, in quanto dipnende dalle energie in gioco: in particolare la
"forza" debole non e' affatto debole se vai a energie suff. elevate. Hai
mai sentito parlare di "unificazione elettrodebole"?

Delle tue domande, l'unica alla quale e' relativamente facile rispondere
e' l'ultima.
A livello cosmologico la forza gravitazionale e' l'unica che conta,
perche e' l'unica che e' sempre presente, a qualunque distanza.
La materia e' in larghissima misura elettricamente neutra, per cui le
forze elettriche non si fanno sentire a grande distanza.
Le altre interazioni sono a corto o cortissimo raggio, e sono
trascurabili a distanze maggiori di qualche fm (10^(-15) metri).
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Mon Jan 27 2003 - 21:07:01 CET

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