Bruno Cocciaro ha scritto:
> e' per questo che a me pare che il problema dei corpi rigidi _deve_
> necessariamente essere risolto (che siano aste o cubi, o dischi).
> ...
> Abbiamo affrontato il problema altre volte, non so se ricordi. L'ultima
> volta ne abbiamo parlato nel Luglio scorso ... ci eravamo lasciati dicendo
> che nell'estate mi sarei dovuto studiare un po' di roba per comprendere
> appieno cosa mi avevi detto tu ... beh , ora e' passato anche Natale, i
> libri in mano li ho anche presi, ma rimettere in moto i neuroni e' tutto un
> altro paio di maniche :-).
Non so se la cosa ti fara' piacere o no, ma non ricordo niente...
In particolare non ricordo che cosa avevo detto allora, quindi ora corro
il rischio di contraddirmi :)
Certamente il problema esiste, e se dicessi che ho le idee chiare sarei
un gran bugiardo.
Pero' ho anche la sensazione che non sia cosi' drammatico come tu pensi.
Per es. gli orologi non debbono necessariamente essere trasportati:
possono essere fabbricati sul posto.
Ci si puo' accorgere se sono fermi uno rispetto all'altro con un metodo
radar, almeno se lo spazio-tempo e' statico.
Una volta che si sa che sono fermi, si possono controllare con segnali
luminosi.
Qui nasce un problema: si potrebbe avere un redshift, o perche' siamo
vicino a una massa, o perche' gli orologi sono entrambi accelerati.
Mi pare che non ci sia uscita: bisogna avere un criterio "assoluto" per
sapere che un orologio va bene. Esempio: usare orologi atomici,
assumendo che gli atomi si comportano sempre e ovunque allo stesso modo.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Sun Jan 26 2003 - 20:30:49 CET
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