Re: "Generazione di massa dall'energia"?

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Wed, 11 Aug 2021 11:54:01 +0200

Giorgio Pastore ha scritto:
> ...
> Non so a che edizione si facesse riferimento.
Bastava guardare le date. Il "Dialogo" è del 1981, la seconda ed. di
"Spacetime Physics" del 1992 (trad. it. del 1996).
Io le ho tutte, compresa la prima ed. acquistata nel 1977.

> Io ho la seconda edizione. Trovo in tutto il capitolo 8 ("Create.
> Collide. annihilate.") un continuo riferimento a "conversione di
> massa in energia".
Vero.

E c'è pure la conversione di radiazione in materia...
> Nella sezione 8.5 si parla di un fotone che, in presenza di un
> elettrone, crea materia dallo spazio vuoto.

> L'uso dei termini di Taylor e Wheeler lo trovi veramente esecrabile?
Qui ti diverti a provocarmi :-)
Paroloni a parte, di sicuro lo disapprovo.
E del resto avresti potuto citare tu stesso l'inizio del dialogo (sez.
8.8). Lo copio per beneficio di chi non ha il libro:

"'Mass can be converted into energy and energy can be converted into
mass.' - this is a loose and sometimes misleading way to summarize
some consequences of the two principles that are basic and really
accurate
1) The total momenergy of a system of particles remains unchanged in a
reaction
2) The invariant magnitude of the momenergy of a given particle equals
the mass of that particle.
[Va a sapere perché hanno scritto "particle" e non "system".]
What troubles sometimes arise from accepting a too loose formulation
of the 'principle of equivalence of mass and energy?' Some answers to
these questions appear in the dialog that follows, which serves also
as a summary of this chapter'."

Il mio commento è: giustissimo, ma a quanto pare la mano destra non sa
ciò che fa la sinistra...
Per sicurezza, ricordo che Einstein, se non erro, non ha mai parlato
di "equivalenza". Di sicuro il titolo del primo articolo dice altro:
"l'inerzia di un corpo dipende dal suo contenuto di energia?"

Incidentalmente, il dialogo c'è anche nella prima edizione, ma
sostanzialmente diverso.
Non me la sento di studiare le differenze.

> E se sì, che testo indicheresti al posto di T&W?
E perché debbo indicare un altro testo?
Sotto molti aspetti resta il meglio che c'è.
Questo dovrebbe impedirmi di evidenziarne i difetti?

BTW, ricordo che qualcuno addentro nella Zanichelli mi disse che l'ed.
italiana era stata un fiasco.
Di sicuro non per i difetti che ci trovo io.
Molto più probabilmente, per i suoi pregi :-(
-- 
Elio Fabri
Received on Wed Aug 11 2021 - 11:54:01 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:01 CET