(wrong string) � nella comprensione della relativit�
[stefjnoskynov:]
>> Non ci siamo. [...] devi calcolare e sottrarre i
>> tempi di transito dei segnali luminosi,
>certo, perch� non ci siamo?
....
>> la teoria non si regge su alcuna
>> presunta impossibilita` di tenere conto di questi tempi di
>> transito
>Cacchio, non volevo dire questo :-(
OK, scusa, ti avevo frainteso.
>[...] Se lo strumento che si usa per
>vedere l'universo � la luce ed ha velocit� c ovviamente io non potr�
>osservare qualcosa che viaggia pi� veloce della luce.
E perche' mai? Puoi ben udire un aereo supersonico. Pensa
anche all'effetto Cherenkov (si scrive cosi'? Non me lo
ricordo mai), provocato da una particella che si muove in un
mezzo dove la luce e` piu' lenta di lei. La vediamo si'.
>Quindi, secondo la
>seconda definizione di universo niente al suo interno pu� viaggire pi�
>veloce della luce.
Ecco, qui e altrove ho di nuovo l'impressione, che avevo gia`
avuto prima (ma sembra fosse un equivoco) che tu pensi che
certi principi e certe conseguenze della relativita` non
siano tanto proprieta` intrinseche dell'universo, appurabili
sperimentalmente, quanto una conseguenza di un particolare
modo di definire le cose, il che francamente non mi convince.
Ti sto fraintendendo di nuovo?
>Quando dico "la luce impiega pi� tempo per giungere a noi" io qui mi
>riferisco ad un ipotetico tempo classico, universale, che possiamo solo
>immaginare ma non misurare, quel che possiamo misurare � il tempo
>relativistico. Infine possiamo, attraverso la matematica, dedurre qual'�
>il tempo in un posto lontano in moto o non.
>
>In conclusio azzarderei l'ipotesi che per spiegare la relativit� occorre
>mettere bene in chiaro queste due distinte visioni dell'universo e
>specificare ogni volta di che genere di tempo si sta parlando.
Non mi sembra affatto che il tempo relativistico sia un
concetto diverso da uno piu' vecchio. Mi sembra sia sempre il
solito buon vecchio tempo. Si e` solo scoperto che ha alcune
proprieta` diverse da quelle che si credeva avesse. Insomma,
una volta si credeva che la Terra fosse piatta; ora si sa che
e` tonda. Non avverto la necessita` di mantenere in vita il
vecchio concetto di Terra, ne' mi sembra utile precisare se
nei miei discorsi, quando parlo di Terra, mi riferisco a una
"Terra tonda" o a una "Terra piatta". La Terra e` quel che
e`. Se devo fare i conti in una piccola area, posso anche
approssimarla come piatta, ma non ho la sensazione che cosi'
facendo stia ricorrendo a un vero e proprio diverso concetto
di Terra: e` solo un'approssimazione.
Quel che occorre sempre precisare, per spiegare la
relativita`, e` il sistema di riferimento. Quando dici "[ci
allontaniamo e] la luce impiega piu' tempo per giungere a
noi" devi precisare in quale sistema di riferimento tutto
cio` accadrebbe (l'allontanamento e le sue conseguenze).
Non mi sembra necessario fare riferimento a un concetto di
tempo assoluto. Il tempo di qualunque riferimento inerziale
non va altrettanto bene? Anzi mi sembra proprio il punto
centrale della faccenda. Se fosse necessario ricorrere a un
tempo assoluto per spiegare la relativita`, vorrebbe dire che
non funziona. :-)
>> raggi di luce, che sono il modo piu' semplice. Potrebbero
>> anche usare sputi negli occhi; [...]
>qui non sono pi� daccordo, fondamentalmente si usa la velocit� della luce
>(a mio avviso) perch� la luce � lo strumento pi� veloce che si conosce.
>Potrei utilizzare anche la velocit� del suono per fare una relativit�,
>questa sarebbe anch'essa valida ma si troverebbe a poter studiare in un
>"universo" pi� ristretto. Se noi assumiamo la velocit� del suono costante
>a questo punto dovremo sincronizzare gli orologgi in base al tempo
>impiegato dal suono ad arrivare alle nostre orecchie, e non potremmo
>studiare oggetti che viaggiano pi� velocemente del suono.
>In definitiva la velocit� della luce rappresenta un limite oltre il quale
>non si pu� indagare perch� semplicemente non disponiamo dei mezzi.
Se ho capito bene, penso di essere in completo disaccordo con
tutto quello che hai scritto sopra. Come fai ad "assumere la
velocita` del suono costante" (cioe` indipendente dal
riferimento)? Non lo e`, di fatto. La luce si', di fatto.
Sperimentalmente. Ovviamente lo sai, quindi suppongo che ci
sia qualche altro equivoco. :-(
Ciao
Paolo Russo
Received on Mon Jan 20 2003 - 22:49:46 CET
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