Re: MQ e indeterminazione

From: Gianmarco <gianmarco100_at_phys.it>
Date: Fri, 17 Jan 2003 18:03:45 GMT

> Di fatto esperimenti di questo tipo mostrano che il concetto di "natura
> ondulatoria" di una particella in MQ e' molto meno semplice di quello
> che si potrebbe pensare sulla base di cattive esposizioni della stessa:
> la MQ non dice da nessuna parte che le caratteristiche fisiche di una
> particella individuale siano "spalmate" su una regione finita di spazio.
> Se metto un rivelatore, o vedo *tutta* la carica o non la vedo.

L'obiezione e' corretta. A dire il vero il fatto che una pellicola si
comporti come
un misuratore dell'autostato posizione non e' affatto una conseguenza della
MQ.
Occorre quanto meno un poco di QED. Tuttavia non era questa la domanda.
La domanda era se un qualche tipo di interpretazione classica non sia
compatibile con la MQ. Quel che ho risposto e' possibile spiegare
l'esperimento di autointerferenza di una singola particella in uno schema
non locale. Quale sia la natura del campo di probabilita' non e' chiaro.

Cio' non toglie che sia un tema di ricerca. Quel che sembra e' che
occorrerebbero
delle notevoli contorsioni, per spiegare gli esperimenti di interferenza, in
un
paradigma che sia locale. E d'altra parte EPR non e' una problematica
slegata.

Al momento non si dispone di una teoria scientifica che spieghi questo,
non sapevo dei tentativi di Nelson, mentre sapevo delle obiezioni di
Bell alla teoria delle variabili nascoste. E so delle obiezioni a Bell.
La MQ che attualmente viene utilizzata non ha a che vedere con questi
problemi.
Si tratta di problematiche esterne al suo campo di indagine. Non certo
esterne alla
fisica. Spero di aver fatto ammenda.





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Received on Fri Jan 17 2003 - 19:03:45 CET

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