Re: MQ e indeterminazione

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Thu, 16 Jan 2003 20:38:55 +0100

Aaaarg ha scritto:
> Ricordi vaghi mi suggeriscono che uno degli esperimenti cardine sulla natura
> ondulatoria delle particelle fu il passaggi di elettroni attraverso fenditure.
In realta' no: esperimenti di questo tipo (e non con fenditure) sono
stati fatti molto dopo. Intorno al 1913 (mi pare) fu fatto l'esperimento
con fotoni.

> Essi generano una figura di interferenza sullo schermo rivelatore posto
> oltre le fenditure.
> Ma se facessi passare un solo elettrone cosa vedrei sullo schermo?
Per rispondere accuratamente alla domanda, bisogna specificare che
cos'e' lo "schermo rivelatore". Supponiamo sia una lastra fotografica.
Allora, nella lastra ci sono microcristalli che sono sensibili
all'arrivo di un elettrone (o di un fotone); percio' quello che vedresti
e' che uno di questi microcristalli e' stato sensibilizzato.
Quale? Non si puo' dire.
Pero' se tu ripetessi l'esperimento molte volte, cominceresti a scoprire
certe regolarita': per es. che in certi punti della lastra non si vede
mai niente, in altri si'; che i punti "si'" e i punti "no" si alternano,
formando un sistema di "frange".
Ma se ti venisse in mente di modificare l'esperimento, lasciando aperta,
in ciascuna prova, solo uno o l'altra delle fenditure (meta' volte una,
meta' volte l'altra) vedresti una distribuzione uniforme, senza frange.

Riccardo Castellani ha scritto:
> ...
> Considera una scatola dove c'e' una biglia che puo' essere o rossa o nera,
> ebbene *se fosse possibile* applicare la meccanica quantistica a questo
> sistema macroscopico, secondo l'interpretazione ortodossa non *potremmo*
> pensare, prima che la scatola venga aperta, sia *o* rossa *o* nera, ma che
> viva in una sorta di sovrapposizione rosso-nera (nessun riferimento alla
> squadra del Berlusca!), e che solamente nel momento che tu aprissi la
> scatola la biglia "deciderebbe" il proprio colore, probabilmente gettando in
> aria una moneta!.
> Questo e' quanto.
> Bohr, Heisemberg, Born e tanti altri ci hanno inculcato che questo e' tutto
> cio' che possiamo sperare di ottenere, e che neppure Dio in persona, per
> dire, potrebbe conoscere con certezza il colore della biglia prima di aprire
> la scatola: Einstein e tanti altri non erano d'accordo, ma la storia
> successiva sembra aver dato loro torto.
Sia detto senza offesa, spero che chi vuol capire qualcosa di questi
problemi abbia altre fonti oltre la tua "spiegazione"...
Dici "se fosse possibile": ma e' possibile o no, secondo te?
Se non e' possibile, a che serve tirare in ballo questo esempio? (che
pero' somiglia tanto al gatto di Schroedinger, in una versione alquanto
stravolta...)
E se invece e' possibile, perche' dici "se fosse"?
Perche' non parli di cio' che *e'* possibile, di cio' che veramente si
puo' sperimentare?
-------------------
Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Thu Jan 16 2003 - 20:38:55 CET

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