Richiesta di verifica sperimentale

From: Michele Falzone <falzonemichele_at_libero.it>
Date: Sun, 12 Jan 2003 10:36:38 +0100

    Considerando la prova sperimentale da me effettuata:

  Una elettrocalamita con nucleo di ferro di diametro 25 mm altezza 120
mm, con 2300 spire di rame smaltato dello spesso di circa 0.70 mm^2 e
diametro del rocchetto finito di circa 65 mm e alle estremit� due rondelle
di ferro dolce di diametro di 70 mm e spesse 5mm, nel mio caso abbulonate
al nucleo di ferro con due bulloni e rondella di rame da mm 6, alimentata
in CC a 12 V, con possibilit� di invertire la corrente mediante un
commutatore di linea.

    Un anello di forma toroidale, con le seguenti misure diametro interno
di 78 mm, diametro esterno di 125 mm e altezza di 30 mm, sospesa mediante
tre tiranti di circa 300 mm e collegata ad un filo di acciaio del diametro
di 0.5 mm e lungo circa 1000 mm a mo di bilancia torsionale, e posizionata
nella mezzeria dell'elettrocalamita, posta in posizione verticale.

  Specificato il materiale occorrente e la tipologia dell'esperimento, io
invertendo la corrente sull'elettrocalamita, ho verificato una differente
posizione del punto di riposo di circa 0.7 gradi, misura ottenuta senza
ausilio di laser e specchio, in quanto nel caso specifico, io allo scopo
di effettuare una misura anche se grossolana, ho semplicemente adoperato
per la lettura un indice autocostruito con un pezzo di filo di rame lungo
circa 200 mm solidale alla ciambella toroidale, con tale artificio
riscontravo una diversa posizione dell'ago di circa 3.5 mm, per evitare un
qualunque errore di parallasse, ho effettuato la lettura sfruttando la
proiezione dell'ombra dell'indice su un righello creata da una opportuna
fonte di luce fissa durante tutto l'esperimento.

  Scusate la banalit� del tutto, ma non possiedo altra apparecchiatura, ma
anche in questo modo cos� puerile, i risultati sono perfettamente coerenti
con quanto da me previsto.

   L'esperimento tende a verificare che assieme alla forza attrattiva
magnetica esiste sempre una coppia, che tende a fare ruotare il toro di
materiale ferromagnetico a secondo il verso della corrente
nell'elettrocalamita.
   In termini elementari tutto questo sta ad indicare che, per ogni
elemento di volume dell'anello sospeso, oltre alle normali forze
attrattive magnetiche dirette verso il solenoide, forze che
complessivamente si bilanciano essendo distribuite lungo tutta la corona
circolare, esiste una forza trasversale, forza che tende a fare ruotare
tutto l'anello di forma toroidale.
   Esperimento che in termini teorici, discende in maniera elementare dal
pi� famoso esperimento di Einstein De Haas, ma che mette in evidenza
un'anomala interpretazione di tutto il magnetismo classico, infatti nel
magnetismo classico TUTTE le formule conosciute parlano semplicemente di
forze attrattive e mai di coppie associate, questa considerazione lascia
presupporre che tutta la trattazione classica � alquanto lacunosa in
proposito o quantomeno incompleta.

   Premesso che il materiale occorrente � di facilissima reperibilit� e
che la prova si pu� effettuare in un qualunque laboratorio anche
scarsamente attrezzato ed � quasi banale, e che una controverifica
sperimentale effettuata da altri sperimentatori e necessaria, per
eliminare qualunque ipotesi di un mio possibile errore, sempre in
agguato: Vista l'importanza dell'esperimento, prego chiunque effettui la
prova di darmi comunicazione dei risultati ottenuti.


        Ringraziando in anticipo

        Michele Falzone
        Via G. Toniolo N 4
        93017 San Cataldo (CL)



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Received on Sun Jan 12 2003 - 10:36:38 CET

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