Re: Raffreddamento della terra
RobertoF ha scritto:
> Su "Elementi di trasmissione del calore" di G. Guglielmini e C Pisoni c'e'
> una figura dello spettro elettromagnetico, dai raggi cosmici a lung. d'onda
> piccolissime alle onde radio, e c'e' un intervallo di spettro che va da un
> pezzetto di UV comprendendo luce visibile e tutto l'infrarosso (fino a 10^2
> micrometri) che viene denominato "radiazione termica", mentre le microonde
> ne stanno fuori.
> Da questo fatto si potrebbe pensare che il calore per irraggiamento possa
> essere trasmesso solo a quelle lunghezze d'onda, mentre con le microonde
> no....eppure i forni a microonde esistono e funzionano :-)
Giusto, anche se non vorrei metterti in crisi, ma a rigore i forni a
microonde non sono un buon esempio d'irraggiamento, per la semplice
ragione che la' dentro le onde sono stazionarie.
> Da quello che hai detto sopra e da quello che credo di aver capito
> sull'irraggiamento cio' che conta e' come si comporta la materia nei confronti
> dell'onda EM, cioe' se assorbe riflette o si lascia attraversare dall'onda.
Perfetto.
> Questo dipende dalla lungh. d'onda infatti un materiale puo' assorbire
> energia EM ad una data lambda, mentre la riflette ad altre lambda.
Giusto anche questo.
> Ma perche' le microonde non fanno parte della radiazione termica?
Ma questo e' solo uno svarione, purtroppo molto diffuso: la radiazione
termica in quanto tale, come ho gia' detto, *non esiste*.
Pero' bisogna rifarsi alla storia: all'inizio dell'800, quando si
cominciava a studiare sistematicamente lo spettro e.m., si scopri' (mi
pare Herschel, poi Melloni) che "al di la'" della luce rossa, nello
spettro prodotto da un prisma, c'era una regione dove l'occhio non
vedeva niente, eppure si produceva un effetto termico.
Di conseguenza quella radiazione venne chiamata "infrarosso" perche'
stava "al disotto del rosso" come deviazione del prisma, e "radiazione
termica" perche' scaldava.
Sarebbe ora di abbandonare questa dizione, ma certe cose sopravvivono
spesso al di la' del giusto...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Wed Jan 08 2003 - 21:04:38 CET
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