Re: quanta massa equivalente varrebbe l'energia geotermica prodotta dal pianeta terra, diciamo in 1 anno ?
On 1 Gen, 23:35, Soviet_Mario <Soviet.Ma..._at_CCCP.MIR> wrote:
> Provo a spiegarmi meglio. Se ho una megamole di torio che si
> trasforma nei prodotti di fissione, perder tot chili di
> massa, e questa perdita mi pare irreversibile.
Ma ti � chiaro, mi sembra, che se l'energia rilasciata in forma di
energia cinetica dalla variazione delle masse di riposo venisse
riassorbita dalla materia circostante, in forma di energia termica e
chimica, la massa della terra non subirebbe nessuna variazione per
effetto di queste reazioni. D'altra parte solo se ammettiamo che
l'energia termica e chimica media di tutta la terra si mantenga
costante la quantificazione che proponi sarebbe corretta, ma questo mi
sembra difficile da sostenere. Del resto mi sembra di ricordare che si
stima al contrario la quantit� di processi di fissione dai modelli
geofisici trascurando affatto il ruolo dei processi biologici, e che
non sia cos� semplice stimare la quantit� di energia trasformata dai
processi biologici ed il verso della trasformazione, ma di questi
argomenti temo di essere troppo ignorante per dare un parere. La sola
cosa che mi permetto di osservare, come spunto comune di riflessione,
� che i residui biologici danno quasi sempre buoni combustibili.
> Diversamente, se il sole scalda quella quantit di torio (o
> di prodotti di fissione) questa si appesantisce, e se di
> notte si raffreddam si alleggerisce, ma non sono variazioni
> irreversibili.
>
> > se non fossero uguali, avresti una variazione di massa.
> > Ma l'energia geotermica non c'entra assolutamente niente.
>
> perch no ? Deriva da reazioni nucleari, quelle in cui le
> variazioni di massa sono pi evidenti.
>
> Ora non so come stanno le cose con l'albedo medio della
> terra (mediato in un tempo abbastanza lungo da filtrare
> variazioni congiunturali).
> Se fosse positivo, ci riscalderemmo, no ?
Albedo � un'altra parola chiave per ragionare su questo argomento, e
mettere nella giusta prosepttiva la questione, ma attenzione che
l'albedo � per definizione sempre un numero compreso fra zero ed uno.
(Radiazione riflessa) La radiazione che non viene riflessa viene
ovviamente assorbita o in forma di energia termica o chimica da parte
degli alberi e delle rocce, e viene costantemente riemessa in forma di
radiazione termica, tranne quella che viene stabilmente fissata. Ora
quello che tu intendi dire qui � che se noi consideriamo la somma
della radiazione riflessa e della radiazione termica mediamente
irradiata e togliamo la radiazione fluita in direzione della terra
troviamo probabilmente una quantit� negativa. Anche a me sembra che
questo sia se non proprio plausibile possibile. L'op vuole sapere in
definitiva quanto � questa differenza media ma suppone implicitamente
che il ruolo dei processi biologici nel regolare questo bias sia
mediamente trascurabile, mentre in realt� questo non � davvero
plausibile se si considera quanta energia viene quotidianamente
immagazzinata e trasformata dagli alberi e si tiene conto della
differenza di albedo fra le zone forestali e le zone desertiche. Ora
di certo lo spessore dell'energia solare rispetto all'energia
geotermica � di gran lunga vincente quindi � quasi solamente il bias
biologico a contare piuttosto che l'energia geotermica.
> PEnserei che sia lievemente negativo, e il conto lo pagano
> proprio i radioisotopi, ma un'ipotesi, non sono sicuro che
> tale albedo sia davvero lievemente negativo.
> Che poi su scala di tempi molto lunghi, ci son state fasi di
> riscaldamento e di raffreddamento, per cui dovrebbe essere
> vicino al pareggio in modo che delle variazioni facciano
> pendere il bilancio.
> Tuttavia la massa "persa" nelle fissioni, chi ce la
> restituisce ?
Le reazioni endotermiche, no?
> ciao
> Soviet
Received on Sun Jan 02 2011 - 23:43:55 CET
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