Re: quanta massa equivalente varrebbe l'energia geotermica prodotta dal pianeta terra, diciamo in 1 anno ?
Il 03/01/2011 03:40, Tetis ha scritto:
ho letto con interesse la tua profonda e capillare analisi.
Cmq io volevo solo intendere che praticamente tutti i
processi che citi non sono essenzialmente irreversibili,
nelle condizioni terrestri (i minerali si formano e si
disfano in continuazione, la crosta � ingoiata e fusa, e
riemessa come rocce ignee in continuazione, per non parlare
dei processi biologici, che son cicli che si chiudono anche
in tempi ben minori dei cicli geochimici. Erosione,
metamorfismi, cambiano stato alle rocce, ma alla lunga si
ricementano, vengono seppellite, in miliardi di anni tornano
dentro alle subsidenze).
L'unica cosa che mi sembra irreversibile in principio, non
ciclica, � il processo di decadimento dei radioisotopi.
Che poi i processi geotermici terrestri di fatto non abbiano
raggiunto l'equilibrio, non lo contesto. Ci son rocce di
superficie vecchie di 4 miliardi di anni, e credo ce ne
passi ancora tanta fino a che, o forse SE, tornino dentro
alla fornace per essere rifuse e sputate fuori a nuovo.
Anche perch� si sono accumulate in zone vulcanicamente
estinte da tempo (penso a certe lande dell'australia). In
realt� credo che il fatto che l'equilibrio completo di tutti
i cicli geochimici non si raggiunger� � in gran parte dovuto
al progressivo scemare della potenza della fornace interna,
che di � ancora accesa, ma diciamocelo, non esiste pi�
nessun supervulcano attivo (roba di basse bocche estese su
migliaia di chilometri, che squagliavano pezzi di continente
in caldere grandi come mari). Ormai i punti di attivit�
intensa sono una frazione minoritaria della crosta, e
l'intenso riciclo di materiale � solo nei dintorni di
pozzi/sorgenti di roccia, e pure l'erosione non riesce a
spianare intere montagne in tempi ragionevoli.
Ma ipoteticamente non c'� niente di irreversibile in ci�,
per principio. Alle temperature e pressioni di siti
opportuni, le rocce possono essere fuse, ricristallizzare,
metamorfizzare, disgregarsi e/o sciogliersi, riprecipitare,
e fare un po' di tutto.
Ma non mi risulta che ci siano sulla terra fonti di
particelle tali da rigenerare i radionuclidi del corredo
base (torio, uranio e discendenti). Non penso, ma qui chiedo
conferma, che i raggi cosmici siano quantitativamente e
qualitativamente adatti a ripristinare le scorte iniziali.
Forse tra 1000 miliardi di anni, o quanto ci vuole non so,
si raggiunger� un equilibrio anche di radiazioni gamma, nel
senso che il fondo terrestre endogenetico sar� diventato
cos� fievole da pareggiare quello ricevuto dal cosmo, e le
specie coinvolte, almeno in superficie, equilibrate a
concentrazioni molto basse.
Cmq non ho mai sentito di nucleosintesi indotte da raggi
cosmici che non siano al pi� l'inglobamento di qualche
neutrone, un protone, una particella alfa, e quindi un
modesto rimaneggiamento dei nuclidi pi� abbondanti.
I pesi massimi (attinidi) o si fanno in laboratorio
accelerando i pezzi opportuni, magari un pezzetto alal
volta, o si creano in condizioni assolutamente irripetibili
sulla terra, quali c'erano nella nova o supernova (non
ricordo) che ha originato tutto il materiale di base del
nostro sistema. L� si che il nonplusultra delle reazioni
endotermiche era offerto gratis dalla concentrazione unica
di energia e materia.
Solo in questo senso io intendevo la "PERDITA di massa",
perch� mi pareva un tipo di perdita che o scoppia un'altra
supernova e riforgia l'intero sistema, inclusi i nuclidi pi�
pesanti e meno stabili, o campiamo solo di rendita della
dotazione originale, e ci rester� solo il piombo
ciao
Soviet
> On 2 Gen, 23:43, Tetis<lje..._at_yahoo.it> wrote:
>> On 1 Gen, 23:35, Soviet_Mario<Soviet.Ma..._at_CCCP.MIR> wrote:
>
>>> PEnserei che sia lievemente negativo, e il conto lo pagano
>>> proprio i radioisotopi, ma un'ipotesi, non sono sicuro che
>>> tale albedo sia davvero lievemente negativo.
>>> Che poi su scala di tempi molto lunghi, ci son state fasi di
>>> riscaldamento e di raffreddamento, per cui dovrebbe essere
>>> vicino al pareggio in modo che delle variazioni facciano
>>> pendere il bilancio.
>>> Tuttavia la massa "persa" nelle fissioni, chi ce la
>>> restituisce ?
>>
>> Le reazioni endotermiche, no?
>
> Pi� in generale meglio dire i processi endotermici, forse, comunque la
> parte del leone la svolgono proprio le reazioni endotermiche che
> convertono mediamente il triplo dell'energia geotermica che si calcola
> fluire dalla terrra lasciando per un momento da parte questa
> componente torniamo al flusso di energia geotermica: immagino si
> calcoli dal gradiente di temperatura applicando la legge di Fick,
> tuttavia ho qualche dubbio, piuttosto marginale comunque, sul fatto
> che la terra non sia in grado di catturare e convertire energia dagli
> oceani (con i processi di subsidenza per esempio), comunque, anche
> supponendo che tutto il flusso termico sia di origine interna, questo
> calore che fluisce attraverso la crosta superficiale non pu� ancora
> essere ritenuto indicativo di quanta energia viene prodotta dalle
> reazioni nucleari all'interno della terra se non si fanno delle
> ulteriori stime delle quantit� di energia elastica accumulate nelle
> deformazioni crostali e nelle transizioni di fase delle rocce. (per
> esempio � noto che l'energia elastica accumulata dai terremoti viene
> solo in piccola parte a produrre calore nel corso di un sisma, mentre
> per il resto causa trasformazioni endotermiche nelle rocce).
>
> Tornando invece alla questione del bilancio energetico associato alle
> attivit� biologiche: sapere a quanto ammonta l'energia solare
> convertita dalla fotosintesi non � ancora indicativo di quanta energia
> viene fissata permanentemente, infatti i materiali biologici, la
> cellulosa e gli zuccheri della frutta, in particolare, vengono
> attivamente riciclati dal mondo animale che poi produce anche tessuti
> ma soprattutto calore, comunque sia una parte dell'energia viene
> utilizzata dalle piante per sciogliere rocce e produrre terreno ed
> andrebbe valutato quanto sia endotermica o esotermica questa
> attivit�.
>
> Altro processo endotermico � per esempio l'erosione anche in questo
> caso occorre un poco di lavoro per stimare il peso di questo processo.
>
>>
>>
>>> ciao
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Received on Mon Jan 03 2011 - 11:15:02 CET
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