Re: Massa inerziale, e massa gravitazionale
gauchito ha scritto:
> su tutto si puo' discutere ma sulla tua aceelerazione! :)
> vedi che le tastiere fanno brutti scherzi?
Accetto lo scherzo, ma sai bene anche tu che scrivere "accellerazione"
non e' questione di tastiera. E' comunissimo a Roma, e anche a Pisa,
anche quando il soggetto scrive con le sue proprie mani...
>> Non c'e' neppure nessuna teoria che dica che l'accelerazione e' prop.
>> alla massa, finche' qualcuno non la scrive...
>
> Cosa intendi?
Intendo che sono entrambe leggi sperimentali, e percio' entrano allo
stesso titolo nella nostra costruzione di una teoria fisica.
E' una proprieta' del mondo in cui viviamo che lo stesso parametro che
misura l'inerzia misura anche quanto il corpo e' soggetto alla gravita'.
> Ti do perfettamente ragione sul fatto che la massa sia la stessa, ma ne
> converrai con me che a uno studente di fisica 1 conviene spiegare che a
> priori non sono la stessa cosa.
Ovviamente non convengo...
> Chi studia meccanica classica vede che le
> masse sono le stesse anche se misurano caratteristiche diverse dei corpi.
> Questo deve essere verificato e poiche' le verifiche sull'equivalenza sono
> venute dopo aver "notato" questa coincidenza, ...
Dopo? A parte Galileo, lo sapeva benissimo anche Newton, che ne parla
esplicitamente nei "Principia", in questi termini: "la gravita'
appartiene a tutti i corpi, ed e' proporzionale alla quantita' di
materia in ciascuno" (libro terzo, prop. VII).
> ... (se fosse cosi'
> banale che le due masse coincidono, ...
Quando mai ho detto che e' banale? E' un fatto fondamentale, va
sottolineato, ma non dicendo "le due masse coincidono", bensi' come ho
detto sopra, o come dice Newton.
> ... come spieghi che nessuno prima di
> Einstein si era accorto della strana somiglianza tra forze apparenti che si
> sentono in ascensore e la gravita'?)
Non e' certo vero che non se ne fosse accorto nessuno...
Comincia Newton, che osserva, per provare la sua prop. VII, che i
satelliti di Giove si muovono attorno al pianeta come se non sentissero
l'attrazione del Sole.
(Per inciso, questo l'ho scoperto da me, leggendo i "Principia"; non
l'avevo mai sentito dire prima.)
Il merito di Einstein non e' di aver visto una cosa arcinota, ma di
averne dato una diversa interpretazione: stando cosi' le cose, non sara'
che la gravita', invece di essere una proprieta' dei corpi, esprime una
proprieta' dello spazio-tempo?
Riccardo Castellani ha scritto:
> Comunque che c'e' di male a raccontare ai ragazzi come queste cose venivano
> viste qualche tempo fa'?.
> Credo che l'insegnamento delle scienze dovrebbe seguire il metodo storico il
> piu' possibile.
Io non la penso cosi'. Ma questo diventa un altro discorso...
> Ad esempio quando fu' scoperto il nucleo atomico si provo' a spiegarlo come
> costituito da protoni e elettroni e successive analisi teoriche portarono ad
> escludere questa struttura: credo che questa sia una esempio interessante
> per insegnare ai ragazzi come procede la ricerca.
> Oppure perche' non far leggere in classe il bellisimo libro "Gli atomi" di
> Perrin che ripercorre la storia di come il concetto di atomo si sia fatto
> strada nella comunita' scientifica:agli inizi del 1900 c'erano fior di
> scienzati che non *credevano* all'esitenza degli atomi!
A questo non avrei obiezioni, scegliendo adeguatamente gli esempi. Ma e'
cosa diversa da "seguire il piu' possibile il metodo storico".
P.S. Mandami pure al diavolo, se vuoi, ma "fa" e "fu" si scrivono senza
accento...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Fri Dec 13 2002 - 20:26:30 CET
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