"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto ...
.....
> a) scopo culturale (insegnare ai ragazzi che la fisica del 20-mo secolo
> ha dato una spiegazione del mondo microscopico degli atomi e delle
> molecole, prima del tutto impossibile)
> b) scopo pratico (fornire uno strumento per ricavare proprieta' dei
> legami chimici, comportamento di atomi e molecole nelle reazioni, ecc.).
> Tra i due c'e' una certa interazione, ma e' utile considerarli distinti.
>
> La mia affermazione (netta e recisa) e' che lo scopo b) sia
> assolutamente irraggiungibile. Anzi, che proporre, come di solito si fa,
> nei corsi di chimica, presunte "spiegazioni" a forza di orbitali, sia
> controproducente. Infatti come spiegazioni sono solo verbali, e
> trasmettono percio' un messaggio: "spiegazione scientifica significa
> saper parlare di cose incomprensibili, riducendo quelle meno
> incomprensibili ad altre piu' incomprensibili".
Se ti riferisci all'aspetto matematico, allora per coerenza non dovrei
neppure spiegare la Meccanica celeste, in quanto ovviamente il Calcolo non �
alla loro portata!
In merito alla comprensione del contenuto della meccanica quantistica,
allora si dovrebbe abolire tutta la parte teorica e strutturistica dei corsi
Chimica Biologica e Biologia molecolare per biologi, in quanto non vi
sarebbero le basi.
......
> Lo scopo a) non e' meno problematico. Comincio coll'osservare che
> appartiene piu' all'insegnamento della fisica che della chimica, e
> andrebbe proposto quando siano almeno disponibili i necessari strumenti
> concettuali.
Io insegno Scienze della materia (Fisica e Chimica integrate in quanto
scienze quantitative) in un biennio tecnico. Insegnando anche Scienze della
natura ho un po' di spazio per insistere sugli aspetti metodologici.
> L'atomo di Bohr di cui parli e' certamente insufficiente. Storicamente
> e' stato un passo importante, ma da solo spiega ben poco: lo spettro
> dell'idrogeno e solo in senso qualitativo gli altri spettri atomici. Per
> mio conto lo lascerei del tutto da parte.
Io lo cito come tentativo di salvare capra e cavoli....
> Dubito pero' che sia facile fare di meglio, e certo non per le strade
> tradizionali. Qualcosa si puo' fare, ma ci si deve fermare (anche per
> ragioni di tempo) molto molto prima di aver affrontato anche la sola
> struttura degli atomi.
> Si puo' affrontare i primi passi della fisica quantistica, le radicali
> differenze dalla fisica cui siamo abituati (?) nel mondo macroscopico.
> Ci si puo' familiarizzare coi livelli discreti e con le loro
> conseguenze, col peculiare comportamento degli oggetti quantistici... Ma
> ci si ferma presto.
Io non sono cos� pessimista.
Occorre distinguere nettamente tra ciarlataneria e tentativi di
"semplificare" in modo onesto e sensato.
Tanto per capirci, definisco ciarlataneria il purtroppo classico "l'orbitale
� quella zona di spazio in cui l'elettrone passa il 90% del tempo" (ma su
quello Gargani non ha nulla da dire?).
Ritengo invece che anche a dei quindicenni sia accessibile il concetto di
funzione dall'insieme dei punti dello spazio ad un insieme numerico "strano"
di cui per� ci interessa solo il modulo, che � un reale non negativo.
N� ritengo che sia loro preclusa una comprensione accettabile del concetto
di probabilit� o di quello di simmetria geometrica.
Fondamentale � a mio parere non "barare", ossia evidenziare con onest� quali
sono le semplificazioni, che non devono mai toccare questioni fondamentali.
ciao
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Danilo Giacomelli
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Se esistesse una persona perfettamente normale sarebbe esposta allo zoo.
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Received on Fri Dec 13 2002 - 22:40:46 CET