Re: Massa inerziale, e massa gravitazionale

From: Riccardo Castellani <riccardo.castellani_at_NOlibero.it>
Date: Thu, 12 Dec 2002 10:20:20 GMT

Il 11 Dic 2002, 20:52, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha scritto:
> Riccardo Castellani ha scritto:
> > Considera ad esempio un corpo che cade liberamente nel campo
gravitazionale
> > terrestre;subira' una accellerazione a data da :
> > ...
> Su tutto il resto possiamo discutere, ma sulla tua "accellerazione"...

Perche' dici la mia "accellerazione"?

> gauchito ha scritto:
> > Il fatto che coincidano in meccanica classica non e' previsto da nessuna
> > teoria ma e' un dato sperimentale (Eotvos)
> > Il fatto che coincidano e' alla base (se non sbaglio) della relativita'
> > generale e del concetto di gravita' introdotto da Einstein.
> OK, questa e' la posizione "ortodossa".
> Io pero' sono "eterodosso", e dico che non c'e' nessuna ragione per
> parlare di due masse.
> L'esperienza dimostra che tutti i gravi cadono con la stessa
> aceelerazione, ecc. E lo si dimostra entro 10^(-12).

Appunto � un fatto sperimentale. Ma in linea di _principio_, nell'ambito
della della fisica newtoniana (che � quella che si insegna ancora nelle
scuole del "regno") potrebbero essere diverse.

> Questa e' quindi una legge fondamentale, non meno importante e fondata
> di f=ma.
> Non c'e' neppure nessuna teoria che dica che l'accelerazione e' prop.
> alla massa, finche' qualcuno non la scrive...
> Non c'e' nessuna teoria che assicuri che *la stessa* carica che produce
> un campo elettrico, produca anche un campo magnetico quando si muove. Ma
> siccome si vede che e' cosi', questo fatto viene incluso nella teoria
> (eq, di Maxwell).
> Percio' secondo me, *basta con le due masse*: c'e' una sola massa, che
> misura tanto l'inerzia quanto la sensibilita' al campo gravitazionale.

Bisognerebbe dirlo a chi scrive i libri di testo, non trovi?
Comunque che c'� di male a raccontare ai ragazzi come queste cose venivano
viste qualche tempo f�?.
Credo che l'insegnamento delle scienze dovrebbe seguire il metodo storico il
pi� possibile.
Ad esempio quando f� scoperto il nucleo atomico si prov� a spiegarlo come
costituito da protoni e elettroni e successive analisi teoriche portarono ad
escludere questa struttura: credo che questa sia una esempio interessante
per insegnare ai ragazzi come procede la ricerca.
Oppure perch� non far leggere in classe il bellisimo libro "Gli atomi" di
Perrin che ripercorre la storia di come il concetto di atomo si sia fatto
strada nella comunit� scientifica:agli inizi del 1900 c'erano fior di
scienzati che non *credevano* all'esitenza degli atomi!
Altrimenti si f� fisica a scuola come la si vede in TV! Scienziati che come
Archimede escono dalla vasca da bagno gridando euforici "Eureka!Eureka!" .
Invece Newton che era veramente grande amava dire che:"Se ho visto pi�
lontano di altri, � perch� sono salito sulle spalle di giganti che sono
venuti prima di me!".

Sarebbe concepibile insegnare Arte parlando solo di Boccioni o De Chirico e
dimenticare Michelangelo o Giotto?
Ciao.

Riccardo Castellani

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> Elio Fabri
> Dip. di Fisica "E. Fermi"
> Universita' di Pisa
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Inviato via http://usenet.libero.it
Received on Thu Dec 12 2002 - 11:20:20 CET

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