Re: Esperimenti con la fosforescenza
luciano buggio wrote:
> Ho provato a lasciar passare ventiquattrore prima di mettere nel tegame il
> pezzo di materiale fosforescente (fatto scaricare spontaneamente al buio e
> conservato nel frattempo rigorosamente al buio).
> La fosforescenza si � riattivata, apparentemente con pari intensit� e per
Ciao,
purtroppo non sono uno strutturista, quindi non so proprio dirti
nulla sul tempo di decadimento di tali livelli metastabili. Magari
potresti provare a scaldare la madonnina dopo un paio di mesi,
l'intervallo di tempo sarebbe di quasi due ordini di grandezza
rispetto alle 24 ore, e di tre ordini di grandezza rispetto
all'esperimento iniziale. Il materiale pero' sarebbe meglio
conservarlo in cellophane nero a tenuta di luce dentro il
frigorifero. Se non si osservano differenze, allora si puo' pensare
che la luminosita' che segue il riscaldamento sia dovuto non ad uno
"scaricamento accelerato" ma al popolamento dei livelli metastabili
attraverso processi collisionali o di eccitazione per assorbimento
di infrarossi.
Ad ogni modo, questa seconda ipotesi la scarterei perche' altrimenti
si dovrebbe osservare il caricamento anche con la luce rossa, e
peraltro si sa che le pellicole fotografiche andrebbero tenute in
frigo altrimenti le alte temperature provocano trasformazioni
chimiche, quindi l'effetto dell'agitazione termica puo' essere notevolissimo.
> > c) per capire se lo scaricamento accelerato della madonnina si
> > ottiene con meccanismi collisionali (l'agitazione termica, la
> > vibrazione del reticolo) e non con l'assorbimento di infrarossi ...(cut)
> Scusa l'ingenuit�, ma se riscaldo con infrarossi, non ottengo comunque
> agitazione molecolare?
a) l'assorbimento di un fotone infrarosso puo' provocare il salto di
livello di un elettrone in qualche orbitale molecolare senza
aumentare la temperatura dell'oggetto, e si avra' una certa sezione
d'urto. Oppure (b) l'agitazione termica puo' provocare urti tra le
molecole, i quali provocano il salto di livello con una diversa
sezione d'urto. Oppure gli infrarossi possono provocare un aumento
di temperatura la quale provoca il salto di livello ... ecc. come
nel caso (a).
Io scarterei la teoria dell'assorbimento infrarosso per i motivi
detti sopra.
Per discriminare quale sia il processo reale, bisognerebbe
irraggiare la madonnina di infrarossi mantenendo bassa la
temperatura dell'oggetto attraverso l'immersione in un bagno termostatato.
Se il coefficiente di diffusione del calore e' abbastanza elevato,
gli infrarossi non riescono ad aumentare la temperatura
dell'oggetto, e quindi se si osserva luminescenza si tratta degli
infrarossi assorbiti con salti di livello molecolare, se non si
osserva luminescenza allora la soluzione sono le collisioni. Pero'
non ho idea se l'acqua assorbe o no gli infrarossi.
Ciao
Mario
Received on Mon Dec 09 2002 - 09:23:40 CET
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