Re: Misure di corrente

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Tue, 10 Dec 2002 21:16:01 +0100

Giovanni Corbelli ha scritto:
> La verifica sperimentale di leggi fisiche quali la legge di Ohm o quelle
> relative all'elettromagnetismo - e.g. relativamente alla forza con cui due
> conduttori percorsi da corrente si attraggono - presuppone che si possano
> misurare le correnti senza, *ovviamente*, fare ricorso alle leggi appena
> elencate. Mi interesserebbe sapere quali sono stati, storicamente, i primi
> strumenti di misura di corrente.
Temo che i primi strumenti sfruttassero proprio l'azione
elettrodinamica...
La definizione di unita' di corrente e' andata variando nel tempo, ma le
prime, che io sappia, erano:
- quella elettrostatica, derivata dall'unita' di carica, a sua vcolta
definita dalla legge di Coulomb
- quella elettromagnetica, definita proprio dalla forza tra un filo e un
polo magnetico (o equivalentemente tra due fili).
Poi e' stata usata la definizione elettrolitica, infine si e' tornati
alla definizione elettrodinamica, che quelle oggi vigente nel SI.
(L'unita' di carica e' derivata.)

> Questa curiosita' mi e' nata riflettendo sul fatto che quando in laboratorio si
> fa, ad esempio, "verificare" agli studenti la legge di Ohm, un po' li si
> imbroglia, visto che i multimetri fanno affidamento su essa, o no?!
Vero, ma credo che sia un fatto del tutto generale.
Quello che di fatto si fa e' verificare la coerenza delle leggi fisiche:
la legge diOhm vale altrettanto bene dentro il multimetro come fuori...

E' anche per questo che dare una sistemazione logica rigorosa della
fisica e' maledettamente difficile (e secondo me, il gioco non vale la
candela...)
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Tue Dec 10 2002 - 21:16:01 CET

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