Re: quanta massa equivalente varrebbe l'energia geotermica prodotta dal pianeta terra, diciamo in 1 anno ?

From: Tetis <ljetog_at_yahoo.it>
Date: Wed, 5 Jan 2011 07:06:51 -0800 (PST)

On 5 Gen, 11:43, Soviet_Mario <Soviet.Ma..._at_CCCP.MIR> wrote:
> Il 05/01/2011 03:08, Tetis ha scritto:

(cut)

> Anche
> le alghe mi pare, sottolineo mi pare, non abbiano apparato
> radicale assorbitore di acqua o minerali dal fondale, ma
> solo di ancoraggio meccanico, quelle sessili

Per� gi� gli organismi unicellulari avrebbero il potere di cambiare il
chimismo dell'acqua da riducente ad ossidativo, se ho capito bene.


> >>> Una
> >>> possibilit che mancasse un meccanismo abbastanza efficiente di
> >>> amalgamazione fra silicati ed alluminati con i residui dell'erosione
> >>> dei basalti.
>
> rileggendo questo punto, mi sono accorto di non averlo
> capito. Ossia, ci sono rocce che si disgregano e formano
> "polvere", che si pu� cementare in vario modo. Ma la
> componente dilavabile che contiene sodio e potassio (anche
> un po' magnesio) e tutti gli alogeni, non si amalgama pi�
> con niente perch� � roba solubile, e il mare la sottrae via
> x sempre. Solo nelle evaporiti si ritrovano minerali di 'sta
> mistura di sali solubili (salgemma, cloriti, silvite)


D'accordo gi� questo potrebbe essere una voce passiva nel bilancio
termico, sciogliere sali richiede spesso assorbimento di calore
compensato dall'aumento di entropia, ma voglio comunque ricordare le
subsidenze "ingoiano" oceano oltre che rocce. Comunque mi spiace di
non avere abbastanza dimestichezza con la chimica in generale e la
geochimica in particolare da poter capire come lo spostamento la
presenza di agenti ossidanti possa alterare l'energetica.

> >>> La fotosintesi contribuisce con un ammontare di 3 volte
> >>> tanto rispetto al contributo geotermico.
>
> formando che cosa ? Non avevo capito questo

Formando zuccheri, cellulosa ed ogni altro genere di molecola capace
di contenere energia chimica e facendo questo ingloba, sottraendoli
alle rocce ed al terreno che ne sono ricchi elementi minerali. Tu puoi
dire: va bene ma poi li restituisce. Io obietto per� che dal punto di
vista del bilancio energetico globale un conto sono gli elementi
intrappolati nei reticoli cristallini un altro gli elementi liberati
dalle rocce tramite gli acidi radicalici e la circolazione linfatica,
e penso che ancora differente sar� il ruolo, ai fini dei bilanci
energetici, degli elementi minerali che, una volta dispersi,
provengono da una compagine pi� omogenea rispetto agli elementi
minerali che vengono a formare rocce di maggiore eterogeneit�
chimica.



> > ed anche in strutture differenti se mancano affatto certi processi
> > chimici che richiedono un ambiente ossidante.
>
> >>> e non potrebbe avere anche un ruolo decisivo nel cambiare il bilancio
> >>> energetico delle trasformazioni di fase che avvengono in fase
> >>> rifusiva?
>
> >> non ho capito. La domanda se l'humus e gli acidi
> >> organogeni possono influenzare la fusione delle rocce ?
>
> > No, ovviamente la domanda era se l'humus e gli acidi possano
> > influenzare, per cos� dire, il pretrattamento dei basalti e dei
> > depositi sedimentari in modo da favorire la formazione di graniti.
>
> non mi sento di escludere una risposta in due parti.
> La prima � essenzialmente si, credo che l'attivit�
> disgregatrice delle radici (e anche degli annessi al
> materiale vegetale in decomposizione), con humus acido e
> chelante, possa di sicuro influenzare la fase dissolutiva.
> Del resto una pianta cerca di assorbire elementi che servono
> a lei, e gi� solo con questo ad es. sposta equilibri di
> solubilit� di composti, prelevando i prodotti di scioglimento.
> Ma che poi, anche in modo indiretto e involontario, questo
> effetto si traduca in accelerazione della formazione di
> un'altra roccia non lo so, e onestamente neanche lo capisco.

Formando terreno per esempio dove gli elementi che prima erano
"ingabbiati in rocce" in uno stato di energia negativo si trovano
relativamente liberi e quindi in uno stato di energia relativamente
pi� alto, nel caso questi terreni come sono vengano in seguito coperti
di magma o che in forma di fango o limo vengano a formare depositi
sedimentari in cui gli stessi element, che prima appartenevano a
compagini rocciose differenti separate in origine dalle grandi
temperature e dalla differenza di peso specifico, vengono a trovarsi
amalgamate insieme in presenza di un'acqua resa pi� salina dai
processi biochimici e possono una volta incluse a grandi temperatura
formare nuovi materiali rocciosco con energie maggiori o minori,
secondo i casi delle rocce originarie.

> _Non immagino come possano aiutare la reintegrazione degli
> elementi sottratti ma in forma diversa, e insolubile come
> prima. Quando una pianta muore gli elementi li molla via. Se
> pu� la vita successiva se ne appropria e li tiene, e in fine
> li rimette in un ciclo breve, veloce, e molto superficiale,
> e la quota che perde in falda, fa la fine che deve fare
> secondo dove li porta l'acqua.

Ma tutti questi processi sebbene mediamente esotermici potrebbero
sempre rilasciare meno energia di quanta le piante ne hanno catturata.
E come detto l'energia catturata � tanta, sia pure non tantissima,
rispetto all'energia geotermica che fluisce verso l'atmosfera (tre
volte tanto)


> Cmq una volta ottenuti sodio, potassio, magnesio, calcio e
> ferro solubili in qualche modo, l'ecosistema vivente ne fa
> tesoro in modo ammirevole.

Appunto.

> Pensa alle giungle equatoriali
> con piogge pi� che giornaliere, e a cosa succede del suolo
> molto organico una volta che l'ecosistema sia sradicato :
> viene dilavato e perso tutto nel giro di poco.
>

> ma prima hai scritto 50 g su metro cubo ! Ora dici "si" ma
> amplifichi di un fattore mille. Allora ritiro il commento :=)

Ho scritto 50 g su metro cubo ma ho pensato 50g su litro.

(cut)

> > si, potrebbe.
>
> ah ecco ... ho scritto un esempio inutile quindi. Ops

Non proprio inutile, ridondante ed ulteriormente esplicativo degli
aspetti da considerare anche se in pratica l'esempio illustra pi� o
meno il meccanismo contrario a quello che si verifica in natura e fa
una caricatura della situazione reale (in cui la differenza di pesi
specifici non � cos� drammatica). Cio� sussistono due meccanismi in
competizione: da una parte l'affondamento di elementi pesanti comporta
diminuzione di energia, dall'altra la dilatazione comporta aumento di
energia. Nel caso specifico la mia idea � che nelle trasformazioni
crostali prevalgano da un lato l'affioramento di elementi pesanti
dall'altro la formazione di rocce pi� strutturate e capaci di maggiori
volumi specifici. In tal caso avremmo due contributi concordi nel
verso dell'aumento di energia potenziale.

(cut)

> > Questo mi � chiaro, ho studiato vetri, quenched per la precisione. Ma
> > dubito che la composizione sia la stessa.
>
> lo so era un punto debole, ma non conosco le composizioni.
> Ci vorrebbe un geologo !
>
>
>
> >> Se per si verifica anche un cambio di composizione (ad es.
> >> alcune frazioni solubili son dilavate) allora tale
> >> considerazione non vale pi , perch bisognerebbe capire se
> >> il dilavamento sia eso o endotermico (cmq la dissoluzione
> >> spinta anche dall'entropia maggiore degli ioni in soluzione
> >> ... che spesso sono ioni a basso calore di idratazione, tipo
> >> potassio, cloruro, sodio)
>
> > Quindi pi� o meno rimaniamo nell'incertezza riguardo al segno del
> > bilancio energetico complessivo fra entrate ed uscite.
>



> > (cut) se il ruolo delle alghe � stato preso in
> > considerazione questo significa che l'oceano profondo si sta
> > riscaldando?
>
> minchia ragazzi. C'� da tremare. La ridistribuzione del
> calore oceanico � molto pi� efficente che nelle rocce. Il
> giorno che girasse il vento, e qualche corrente cambia
> ssedirezione o quota per variazioni critiche, magari
> impercettibili, di densit� e salinit�, ci restituirebbe
> tutto quel po' di calore accumulato a ritmo accelerato, e
> l'atmosfera diventerebbe molto imbizzarrita


Ma questo, senza sottovalutare il ruolo nefasto delle attivit�
antropiche degli ultimi decenni, anche a prescindere dal calore che
avesse eventualmente assorbito in questi ultimi anni, ne ha gi�, e da
molti millenni, una riserva tale da spostare violentemente gli
equilibri atmosferici per determinati periodi anche lunghi. Piuttosto
la questione � che se liberasse energia ci sarebbe da aspettarsi breve
tempo dopo l'irragiamento un irrigidimento delle temperature. Il punto
chiave � che il calore latente in eccesso, se davvero si tratta di
questo, rimane pericoloso non nella misura in cui questo calore si
libera, ma piuttosto nella misura in cui pu� causare gradienti che si
traducono in attivit� meccaniche e transizioni di fase da liquido a
vapore pi� rapide. Il punto chiave � sempre quello: in natura vige un
principio di localizzazione del sistema dinamico intorno a regioni
dello spazio dei parametri caratterizzati da minima produzione di
entropia ed in tal modo i sistemi dinamici fuori equilibrio
garantiscono che l'accumulo di energia impieghi il maggior tempo
possibile prima di essere degradato in forma di calore, tuttavia se
nel sistema cambia repentinamente qualcosa il sistema che non
riuscisse a ripristinare l'equilibrio pre-esistente cercher� un'altro
punto di equilibrio locale ed a priori � difficile sapere quanto tempo
ci impiega a trovarlo e se sar� un equilibrio pi� caldo o pi� freddo.
Considerando la storia eonica del pianeta e considerando che le fasi
fredde sono pi� abbondanti e prolungate delle fasi calde c'� da
prendere in considerazione l'eventualit� che il nuovo punto di
equilibrio possa essere di tipo glaciale, a meno di provare in modo
chiaro che le fasi fredde prolungate hanno una causa genuinamente
astronomica come sembra supportare lo studio dei cicli di Milankovitch
e che non possano essere innescati dal tipo di attivit� antropiche che
stanno causando l'aumento dei gas serra ed il riscaldamento.


> > Questo � l'articolo di seconda mano.
>
> >http://www.nytimes.com/cwire/2010/04/16/16climatewire-the-difficulty-...
>
> > Se vi va di trovare la letteratura originale e fare qualche
> > considerazione di dettaglio, potrebbe essere interessante.
>
> � roba freeware ? Io non ho nessun abbonamento a riviste

Qualcosa mi sembra si trovi anche ad accesso libero.


> >> ciao
> >> Soviet
>
> riciao
Received on Wed Jan 05 2011 - 16:06:51 CET

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