> Solo una damanda semplice sulle termocoppie: � necessario che due metalli
> diversi siano per forza saldati insieme o basta che siano a contatto ?
Io mi porrei la seguente domanda:
Cosa vuol dire "a contatto" e cosa vuol dire "saldati"?
E proverei a rispondere cosi':
a) "a contatto": la termocoppia, per essere sfruttata al meglio, deve
avere un singolo contatto nel punto in cui si vuole effettuare la
misura. Avvicinanto la "testa" di due fili (di materiale diverso), non
si assicura un'elevata superfice di contatto e come si fa a farli stare
in quella posizione a lunga durata? Invece, arrotolando i due fili, si
perde "precisione" perche' la misura della T verra' "mediata" su tutta
la zona di contatto (molto estesa) che a causa di probabili gradienti
termici riportera' un valore poco affidabile.
b) "saldati": La saldatura va fatta senza introdurre altri materiali,
quello che inglese si chiama "spot welding". Salda con una corrente
elettrica. In generale saldare e' sicuramente meglio perche':
(i) elevata area di contatto e localizzata (piccola), quindi
"area di contatto" / "area totale"
e' circa uno, mentre prima era molto minore di uno.
(ii) saldando, in generale, offri una buona coesione meccanica: i due
fili, se saldati bene, non si staccano.
(Dubbio) se si forma una lega al contatto a causa della saldatura?
Io direi che questo non disturba. L'estensione dell'eventuale lega
sara' limitatissima (esagerando direi un micron) e comunque non
introdurra' errori perche' il potenziale letto non sara' disturbato da
questa presenza estranea perche':
(Vfilo1 - Vfilo2) = (Vfilo1 - Vlega)+(Vlega-Vfilo2) = (Vfilo1 - Vfilo2)
Ed essendo l'estensione di tale lega estremamente limitata, non dovresti
aver problemi.
Sperando di averti aiutato e non confuso,
saluti,
helder
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Received on Sat Dec 07 2002 - 17:30:51 CET