Salve, sono uno studente alle prese con esperimentazione 2, avendo
discusso con altri studenti che seguono altri corsi ed avendo seguito
diversi professori di esperimentazione sono giunto alla conclusione che
nel mondo della fisichetta esistono 3 correnti di pensiero distinte
riguardanti l'incertezza dei dati sperimentali.
1) L'incertezza di un dato ricavato da misure sperimentali � pari alla
semidispersione max del dato ottenuta conoscendo il valore
dell'intervallo stesso e l'intervallo di variabilit� del dato
sperimentale preso.
es. f=1/t, delta(f)=1/(t-delta(t))-1/(t+delta(t))
2) L'incertezza sperimentale di un dato � pari alla radice della varianza
del valore stesso, ottenibile attraverso uno sviluppo in serie della
funzione che lega il dato che devo ricavare (f) dal dato che ho dedotto
sperimentalmente (t). l'indeterminazione del dato misurato (t) � pari
alla indeterminazione della misura presa
es. f=1/t derivata di f=-1/t^2
delta(f)=sqrt((delta(t)/t^2)^2)=delta(t)/t^2
3) La terza corrente di pensiero � del tutto simile alla 2�a con la
differenza che l'incertezza relativa al dato sperimentale � pari
all'incertezza statistica ottenuta tramite la radice della varianza di
una distribuzione uniforme. In parole povere occorre dividere
l'incertezza del dato sperimentale per 2sqrt(3)
Ovviamente questi tre metodi di ottenere l'incertezza del dato
sperimentale sono distinti e portano a risultati diversi. In base a cosa
bisogna scegliere uno dei tre metodi? Quando uno � meglio dell'altro?
Cosa potete dirmi in merito?
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Received on Sun Dec 01 2002 - 12:11:39 CET