On Dec 20, 4:45�pm, Enrico SMARGIASSI <smargia..._at_ts.infn.it> wrote:
> Il 16/12/2010 14:01, BlueRay ha scritto:
>
> > 1- come giustificare il fatto che fotoni tutti "monocromatici" vengono
> > dispersi in vari colori da un prisma, dopo che un gran numero di
> > fotoni tutti uguali lo attraversa?
>
> Evidentemente non sono tutti monocromatici, o non sono tutti uguali.
>
> > 2- come giustificare il fatto che fotoni della stessa frequenza
> > vengono emessi da livelli eccitati che hanno differente durata?
>
> Anche qui, non sono realmente monocromatici, ma sono pacchetti formati
> da una sovrapposizione di fotoni monocromatici con una dispersione in
> frequenza pari a circa 1/T, con T durata del livello.
>
> Io credo che alla base del disaccordo ci sia un problema essenzialmente
> terminologico. Volgiamo considerare "fotone" qualunque impulso di
> radiazione e.m., o vogliamo chiamare tale solo la quantizzazione del
> modo normale - onda piana monocromatica - del campo e.m.? Se accetti la
> seconda definizione, che a me pare preferibile, allora il discorso di
> Aleph e' perfettamente corretto, perche' un fotone risulta monocromatico
> per definizione, mentre gli impulsi e.m. generici, con dispersione ecc.,
> risultano sovrapposizioni di fotoni.
Un impulso di radiazione e.m. non e' un fotone.
Se, come dici, un fotone e' per definizione monocromatico, allora
nessuna sorgente reale puo' emettere un singolo fotone reale. Ne segue
che tutte le discussioni e gli esperimenti (tipo quello delle due
fenditure) eseguit con *singoli fotoni* sono privi di senso. Di che
cosa ha parlato finora, la fisica?
--
cometa_luminosa
Received on Wed Dec 22 2010 - 17:06:30 CET