Fusione a Freddo. É possibile?

From: Ângelo <sijin__at_hotmail.com>
Date: 18 Nov 2002 17:10:06 -0800

Mi chedevo s� questa fonte � attendibile.

FUSIONE A FREDDO

La misteriosa reazione nucleare, che avviene con la fusione di atomi
leggeri, viene ancora oggi studiata in molte parti del mondo. Perch� � stata
tanto ostacolata? A quali risultati sono arrivati i ricercatori? In questa
breve rassegna, ipotesi e speranze per la risoluzione dei problemi
energetici ed ecologici del pianeta Terra.
 Il 25 marzo 1989 � la data storica in cui due coraggiosi ricercatori dell'
Universit� di Salt Lake City (Utah - USA), Martin Fleischmann e Stanley
Pons, annunciarono alla stampa l'aver trovato un modo molto semplice e poco
costoso per produrre energia pulitissima: l'energia derivata dalla fusione
di atomi di deuterio (isotopo dell'idrogeno) a bassa temperatura. In
sostanza l'energia del futuro. Nonostante che i due scienziati disponessero
di risultati ben documentati, successivamente riprodotti in pi� di duecento
laboratori sparsi in tutto il mondo, si innesc� una inconcepibile serie di
polemiche ed anche qualcosa di pi�. Una campagna di disprezzo, in
particolare, venne imbastita dai loro colleghi, studiosi della fusione calda
, cos� denominata perch� necessita di milioni di gradi di temperatura ed
inoltre di ingenti risorse economiche. Ed anche la stampa e le riviste
specializzate rivolsero pesanti critiche al loro operato. Il risultato fu
che, dopo il terremoto scatenato dall'entusiasmo per l'annuncio
rivoluzionario, segu� un crescente scetticismo, sconfinato in precise
minacce per i due ricercatori. Essi scomparvero per alcuni mesi, fino a
quando approdarono a Nizza. Qui stanno ancora lavorando per il loro
progetto in un laboratorio privato finanziato con nove milioni di dollari
dalla IMRA Europe S.A., impresa affiliata alla giapponese Toyota. Nella
titanica lotta di interessi di ogni tipo, il movimento scientifico scaturito
dalla fusione fredda � ancora vivo e i risultati raggiunti sono da tenere
veramente nella pi� alta considerazione, nonostante che essi producano
energia di tipo calorico, cio� una forma non nobile, ma pur sempre
benedetta. Inoltre i ricercatori si incontrano annualmente per scambiarsi
pareri e risultati. A differenza della tecnica studiata e portata avanti da
circa 40 anni per attuare la fusione calda degli atomi di idrogeno,
sfruttando enormi macchine capaci di far arrivare la temperatura interna
anche a centinaia di milioni di gradi, la fusione fredda proposta da
Fleischmann e Pons si basa sul principio dell'elettrolisi e sfrutta un'
apparecchiatura semplicissima. Facendo passare elettricit� tra due
elettrodi, uno di palladio e l'altro di platino, immersi in acqua pesante D2
0 (dove D � il simbolo del Deuterio) si pu� produrre una quantit� di energia
molto superiore a quella immessa. Secondo quanto sinora accertato, nel
reticolo cristallino del Palladio si crea una forma di fusione,
 ancora misteriosa, tra i nuclei di deuterio. Il mistero � questo: come pu�
avvenire una fusione tra due nuclei i quali, essendo dotati di stessa carica
positiva, in realt� dovrebbero respingersi in maniera molto potente per
effetto della forza coulumbiana?
Negli ultimi anni poi sono state sviluppate nuove tecniche che in verit�
hanno maggiormente aumentato il mistero, come l'uso di particolari
accorgimenti sugli elettrodi soprattutto l'uso di acqua normale. Si, proprio
l'acqua del rubinetto. Risultati sorprendenti mostrano rendimenti energetici
addirittura del 900%. A qualcuno questo non va assolutamente bene. E allora
si creano i problemi: ci sono in ballo ricchissimi brevetti e il Premio
Nobel. Le teorie della "scienza" sentono in pratica il profumo dei soldi.
non secondario � il problema economico: cosa succederebbe, tra l'altro, se
tale reazione nucleare arrecasse del benessere a tutta la popolazione
mondiale e nello stesso tempo risolvesse il crescente inquinamento del
pianeta? Ci accorgiamo purtroppo che il vero problema � l'uomo. Sicuramente
il suo spirito � ammalato. Uno spirito che ha portato la scienza in un
vicolo cieco dove la saggezza � tuttora evanescente. Ci si chiede poi: �
possibile oggi, ed era possibile nei decenni passati rimettere le cose al
loro giusto posto per dare un futuro migliore ai nostri figli? La risposta �
inesorabilmente affermativa, ma � la volont� dell'uomo che deve entrare in
azione per far emergere concretezza e dignit�. Dall'analisi storica di
questa vicenda si pu� capire come le scelte abbiano potuto determinare una
simile situazione, dove l'interesse personale o delle lobby, � sempre
prevalso su quello della collettivit�. Di conseguenza il modo di produrre
energia col metodo della combustione ha sempre avuto il sopravvento, ma i
mezzi per cambiare li potevamo gi� avere sin dagli anni venti e addirittura
anche prima. Per restare nel tema della fusione nucleare fredda, ricordiamo
l'esempio del chimico tedesco Friedrich Paneth. Questo ricercatore, ancora
sconosciuto, nell'anno 1926 pubblic� sull' "Annuario della Societ� chimica
tedesca" il rendiconto dei suoi esperimenti sulla fusione. Recentemente tali
studi sono stati ripresi dal prof. Vyaceslav Alekseyev, direttore del
Laboratorio sulle Energie Rinnovabili dell'Universit� di Mosca. Un altro
avvenimento, che reputo di fondamentale importanza � lo studio che Enrico
Fermi intraprese negli anni '30, per creare un generatore artificiale di
neutroni. La nota, a firma di Amaldi, Rasetti e Fermi, venne pubblicata su
"La Ricerca Scientifica" nel 1937 e dove si dimostrava la possibilit� di
sfruttare la reazione atomica:
                        D 2 + D 2 -------> He 3 + n 1
                             1 1 2 0
per produrre neutroni necessari per bombardare gli atomi. Per realizzare
tale impianto Fermi ebbe necessit� di usare acqua pesante, cio� un bersaglio
contenente un'alta percentuale di Deuterio allo stato solido. Visto il
notevole sviluppo di calore, si dovette ricorrere all'aria liquida per
mantenere a bassissima temperatura il blocco di ghiaccio. Forse tutto ci�
non � una reazione di fusione nucleare fredda? Anzi, superfredda. Perch�
allora non venne mai proposta e applicata ? Andando avanti nel tempo, ci
sono stati notevoli esempi di questo tipo di reazione, sfruttabile in vario
modo, fino ad arrivare al fatidico 25 marzo 1989. Da quel momento centinaia
e centinaia di ricercatori si sono costantemente impegnati, nonostante le
notevoli avversit�, per portare avanti uno dei migliori sistemi per produrre
energia pulita. Nel Congresso di Nagoya (Giappone) del 1992, si sostenne che
si doveva aprire un nuovo capitolo nella storia della fisica e cio� la
nascita della "fisica nucleare dello stato solido". In questa occasione un
medico della Pennsylvania (USA) e Presidente della Hydrocatalysis Power,
Randell Mills, annunci� di essere riuscito ad ottenere, con acqua normale,
risultati ancora migliori di quelli fino ad allora conseguiti e cio� una
reazione con un rendimento del 900%.
Naturalmente anche in Italia ci sono alcune Universit� che studiato il
fenomeno. Tra i ricercatori italiani dobbiamo citare, senza dubbio, il prof.
Giuliano Preparata, uno degli uomini ancora capaci di lottare per la fusione
a freddo e di denunciarne la pericolosa situazione di insabbiamento ed in
particolar modo l'"intrappolamento" dell'ingegno di Fleischmann e Pons.
Recentemente ha dichiarato: "Il fatto che la fusione a freddo sia una small
science, e quindi difficile da governare da parte delle oligarchie
scientifiche e finanziarie, ne ha permesso, nonostante tutto, la crescita a
tal punto che oramai mi sembra molto improbabile che essa scompaia nel
nulla, senza portare a maturazione nel giro di qualche anno le idee che ne
permettono lo sfruttamento industriale su larga scala". In questi ultimi
otto anni in effetti la ricerca ha raggiunto un accettabile livello nel
cercare di creare energia a basso costo senza l'incubo dell'inquinamento o
di altre diavolerie simili. Ma quando i risultati potevano avere gi�
applicazione industriale, una mente invisibile � riuscita ancora a fermare i
pi� audaci. Consola il fatto che molteplici scienziati, i nuovi apprendisti
alchimisti, avessero nel loro spirito la volont� di rendere la vita pi� sana
e pi� facile al loro prossimo. La natura ancora non ci svela completamente i
suoi segreti, e questo perch� il materialismo dell'uomo ancora non accetta
le leggi dello spirito. E' un nodo che dobbiamo sciogliere prima o poi
perch� l'evoluzione dell'uomo verte sulla conoscenza profonda della vita, in
tutte le sue innumerevoli espressioni a forme, e sulle leggi che la
governano. Rimane indelebile nella mia mente una dichiarazione di un insigne
scienziato italiano, Gianfranco Vals� Pantellini: "Mendeleev ha parlato di
elementi leggeri, elementi medi e elementi pesanti. Tutta la fisica atomica
attuale � basata sull'uso di elementi pesanti. Per� il fondamento della
FISICA ATOMICA della NATURA, il meccanismo base che consente lo scorrere
della vita � dato proprio dagli elementi leggeri e dalla loro suscettibilit�
di trasmutare a bassa energia".
di C. Paglialunga
FONTE: STAR NIELL -http://digilander.iol.it/StarNiell/
www.kontrokultura.org

www.disinformazione.it
Received on Tue Nov 19 2002 - 02:10:06 CET

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