Re: Orologi in moto accelerato

From: TdS2005 <teodorodistasi_at_gmail.com>
Date: Thu, 23 Dec 2010 19:00:10 -0800 (PST)

On 13 Dic, 22:46, "Bruno Cocciaro" <b.cocci..._at_comeg.it> wrote:
> A seguito di una recente discussione avuta su fisf ho sviluppato una idea
> che avevo presentato in quel thread.http://dl.dropbox.com/u/6678812/Orologio.pdf
> Riassumo brevemente.
> Chiamo apparato A un sistema dotato di strumenti di misura e di calcolo che,
> posto inizialmente in quiete in un certo riferimento inerziale R nel quale
> gli orologi siano stati sincronizzati in una qualche maniera (che assumero'
> essere quella standard), possa in ogni istante, dopo essere stato messo in
> moto qualsiasi, calcolare l'istante segnato dall'orologio fisso in R nel
> punto in cui sta passando in quel momento.
> In breve, A e' possiede un orologio (che gli da' continuamente tau) e un
> accelerometro (che gli da' continuamente w). Dalla conoscenza di tau e di
> w(tau), ci si chiede quali calcoli si devono eseguire per determinare dove
> si trova A quando il suo orologio sta segnando tau e quanto vale l'istante t
> segnato dall'orologio fisso in R nel punto dove sta passando A in quel
> momento.
>
> Risolto il problema l'ho applicato a casi semplici di cui e' nota la
> soluzione, poi sono passato al caso decisamente piu' interessante che
> coinvolge due orologi che si scambiano segnali luminosi.
> Mi sembrava chiaro fin dall'inizio che dovessi arrivare alla relazione del
> redshift gravitazionale (almeno per il caso in cui l'ho applicato io, cioe'
> due orologi uno in montagna uno in riva al mare)
> Non sono chiare (almeno non lo sono a me), altre cose, tipo:
> 1) io ottengo che il redshift gravitazionale viene quel che viene a causa
> delle *accelerazioni* subite dagli orologi, cioe' non conta il potenziale
> gravitazionale, conta la "storia" degli orologi, cioe' contano le
> accelerazioni subite dagli orologi durante la loro storia. In poche parole,
> contano le forze, non i potenziali. Il fatto che nella formula finale
> compaia la differenza di potenziale gravitazionale nel mio conto viene fuori
> come "accidente" dovuto al fatto che in prima approssimazione si ha quel
> risultato.
> E' cosi'? Contano le forze ed e' solo in prima approssimazione che viene
> fuori un risultato che fa "sembrare" che contino i potenziali?
>
> 2) A me viene che i regoli reali, immersi in campo gravitazionale, devono
> necessariamente subire delle forze che nel pdf chiamo "tensioni interne"
> (paragrafo 3.5). Si puo' formalizzare come dovrebbero essere fatte queste
> tensioni interne (e' il paragrafo che ancora non ho scritto), ma, mi chiedo,
> e' cosi'? E' noto che un regolo "fermo" in un campo gravitazionale deve
> essere sottoposto a "tensioni interne" che hanno ben precise
> caratteristiche?
>
> 3) quello che nel mio pdf chiamo "riferimento R" e' in una qualche maniera
> imparentato con quello che in RG si chiama, se ben ricordo, spazio tangente?
>
> Il pdf e' un malloppone incredibile, anche se, passate le prime 3-4 pagine,
> se ci si fida della correttezza dei miei calcoli, si potrebbe anche passare
> direttamente alle conclusioni. In ogni caso e' un malloppone e ringrazio
> moltissimo fin da ora chiunque volesse dargli un'occhiata aiutandomi a dare
> una risposta alle domande che pongo sopra.
>
> --
> Bruno Cocciaro
> --- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
> --- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
> --- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)

Casualmente leggo questo tuo thread Bruno,
Posso chiederti cosa centra il riferimento al redshift
gravitazionale ?
O meglio, prima di leggermi il malloppone, puoi chiarirmi in poche
parole cosa vorresti misurare?

Grazie per la gentile risposta ad una domanda banale come quella
posta, ma non ho ben capito e chiedo :-)

Ps non voglio fare spam, ma spero mi si passi la giustificazione al
mio interesse per il tuo thread.
Gestisco un blog molto visitato e con un buon riscontro ed interesse
da target che spazia dal semplice curioso agli addetti ai lavori,
dedicato agli orologi che sono una delle mie passioni (ovviamente:
meccanismi compresi, anzi, direi soprattutto ci� che riguarda i
calibri)
il blog si chiama orologi per tutti (scritto tutto attaccato) se vuoi
farci un giro per capire ....

Ps: tra l'altro, so di maison che ogni anno creano dei contest ai
quali possono partecipare coi loro progetti gli appassionati (e non
solo) di orologeria.....magari ti interessa?

Un caro saluto e chiedo scusa a tutti per il riferimento al blog e
l'incursione nel NG.

Teodoro Di Stasi
Received on Fri Dec 24 2010 - 04:00:10 CET

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