Re: Il tempo svanisce?

From: (wrong string) � <fsco.alfe_at_tin.it>
Date: Fri, 25 Oct 2002 17:33:51 GMT

"Phil O'Pace" <opace_at_netzinger.lust.de> ha scritto nel messaggio
news:3db84a19.44185741_at_powernews.libero.it...
> "Francesco Alf�" <fsco.alfe_at_tin.it> ha scritto:
>
> >Se l'intensit� gravitazionale � quella del pianeta Terra
> >l'osservatore vede l'Universo e il Tempo cos� come li conosciamo
> >e la velocit� della Luce col valore che le abbiamo dato;
> >se l'osservatore si allontana dal sistema solare alla velocit�
> >di 256.000 Km/sec. l'astronave e l'astronauta si contrarranno del 50%
> >(in lunghezza, in larghezza e in altezza),
> >l'Universo si contrarr� del 50%, il Tempo rallenter� del 50% e
> >la velocit� di crociera e quella della Luce verranno da lui
> >misurate AUMENTATE e sempre del 50%.

>
> Ma cosa dici, scusa? Non � la base della relativit� il fatto che
> la velocit� della luce viene sempre misurata uguale,
> indipendentemente dal sistema di riferimento?

Ciao "Phil O'Pace",
la Teoria della Relativit� � fondata
sulla contrazione di Fitzgerald- Lorentz,
la quale asserisce che una massa in moto
si contrae solamente nella dimensione lungitudinale.

Io, da tanto, affermo invece che questa asserzione
� un errore, e che la contrazione coinvolge
in egual misura anche le dimensioni trasversali,
sia dell'oggetto che subisce il moto, sia di tutto l'Universo;
come, sempre in egual misura, coinvolge il Tempo.

Praticamente un osservatore che si muove rispetto
alla Terra a 256.000 Km/sec., "vivr�", relativamente
a lui medesimo, una Ipersfera-Universo contratta del 50%
rispetto a quella che si "vive" sulla Terra.

Io ritengo che � a causa della vecchia Contrazione
(concepita dal 1892 al 1895 da Fit. e Lor.) che ci siamo arenati
nella comprensione del Funzionamento dell'Universo.
Il grande Einstein ha proseguito su questo errore
aggravandolo ancor di pi�, nel costruirvi sopra
la sua Relativit�. E anche se quest'ultima � una grande
conguista del pensiero e dell'intelligenza umana,
la contrazione anomala di Fitzgerald-Lorentz
lo ha condotto a conclusioni errate:
una di queste � supporre che la velocit� della Luce
abbia _solamente_ un valore assoluto.

Dopo la Relativit� abbiamo inventato un Big Bang assoluto,
avvenuto in un Tempo passato remoto, sempre assoluto;
ci siamo immaginati un'espansione dell'Universo,
che si svolgerebbe sempre in forma assoluta:
le abbiamo aggiunto l'inflazione
per spiegarci ad hoc altre cose,
e non sappiamo ancora se l'espansione di cui prima,
sia senza ritorno, oppure ci sar� un Big Crunch.

Cos�, non raccapezzandoci pi� n� con la geografia totale
dell'Universo, n� con il meccanismo che lo fa funzionare,
n� con i semplici meccanismi della contrazione del Tempo,
abbiamo anche condito le nostre "escrescenze" con
fantasie alla Star Trek:
Spazi a 11 o pi� dimensioni, "tunnel spazio-temporali",
"gallerie di tarlo", e particelle esotiche come Twistors,
Stringhe, Corde, Supercorde e altri vaneggiamenti che ci
allontanano da quella che invece � una semplicissima verit�.

Perch� la Natura _�_ semplice,
ma noi l'abbiamo resa molto complicata.

Correggendo opportunamente la contrazione di cui sopra,
arriviamo alla straordinaria conclusione che l'Universo che
conosciamo ha un doppio volto o, se vuoi, una Dualit�:
esiste e non esiste contemporaneamente.
La Singolarit� inesplosa, il Big Bang, l'Espansione,
l'Universo conosciuto, il Tempo e l'assenza del Tempo
sono tutte cose presenti _assieme_ istante per istante.

Sono le condizioni gravitazionali relative dell'osservatore
che determinano se egli vede una cosa o vede l'altra,
se esiste, relativamente a lui, una cosa o ne esiste un'altra.
In un certo modo � come se l'osservatore partecipasse
e decidesse direttamente con la sua presenza,
e quindi con la sua misurazione, alla formazione della realt�.
E' come se in assenza di quell'osservatore viene a mancare
quel certo tipo di misurazione, e quindi viene a non essere
manifestata quel tipo specifico di realt� corrispondente.

Questa � la genialit� escogitata dalla Natura.
E questa � la maniera pi� semplice ed elementare
per far esistere e mettere in moto tutte le cose.

Come "sottoprodotto" di questa scoperta si trova
che anche la velocit� della Luce, nonostante si riservi
la sua prerogativa di velocit� limite, � soggetta alla
stessa Legge, e diviene assoluta e relativa
contemporaneamente, e va da un valore un po' meno
di quello che sappiamo, fino ad un valore infinito.

> Inoltre uno che si trovi nell'astronave non vedrebbe il tempo
> rallentare, il suo orologio gli sembrerebbe andare normalmente.
> E mi fermo qui.

Su questo hai perfettamente ragione.
Ed io non ho mai detto il contrario.
Quando un orologio soggetto al moto va indietro,
il modo per appurarlo � sempre quello del confronto
con altri che sappiamo non essere
soggetti allo stesso moto o accelerazione.
Ti dico un'altra cosa che � ovvia: ogni volta che condizioni
di velocit� o di forze gravitazionali, agenti su un
laboratorio, influiscono, in pi� o in meno, sul ritmo
di un orologio, in quello stesso laboratorio si misurer�
una variazione del valore della velocit� della Luce,
e della stessa % della variazione del Tempo.
Tempo e velocit� della Luce sono inversamente proporzionali.

Ciao.

Francesco Alf�
Stazione Astronomica di Vittoria-sud
contrada Cappellaris
Received on Fri Oct 25 2002 - 19:33:51 CEST

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