Re: Lauree

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Mon, 21 Oct 2002 20:30:35 +0200

Riccardo Campana ha scritto:
>> Fis. Generale (biennale, con unico esame)
> Biennale con un unico esame?
> Immagino che non fosse esattamente "leggero" :-))
Infatti...
Va detto pero' che gia' ai miei tempi era stato introdotto il
"colloquio" al primo anno, che di fatto divideva l'esame in due annuali.
Approfitto per correggere un'imprecisione: si chiamava "Fisica
sperimentale".
Comunque, l'esame di FS al II anno era ... solenne: in commissione si
trovavano tutti i "capi" dell'Istituto. In pratica serviva a capire se
il candidato era "degno" di proseguire lo studio della fisica ;-)

> ...
> Vedo che si dava molto piu' spazio alla chimica...
Si' questo e' stato uno dei cambiamenti piu' significativi.

> ...
> Quindi lo studente prendeva contatto con un laboratorio solo negli
> ultimi due anni?
No, anche l'esame di Esercitazxioni al secondo anno era di laboratorio.
Invece non c'era lab. al primo anno.

> A parte i due corsi a scelta, non esistevano indirizzi od orientamenti?
No. E anche questo oggi suona strano, ma si giustifica in due modi.
1) La fisica era molto meno sviluppata: intere branche non esistevano o
erano embrionali.
2) Si voleva evidentemente insistere sull'unitarieta' della formazione
di base. La specializzazione cominciava solo con la laurea.
Aggiungo che di fatto solo un corso era a scelta (almeno a Roma) perche'
era obbligatorio Spettroscopia, che introduceva la m.q.: in pratica era
quello che poi sarebbe divenuto Ist. di Fisica Teorica.
Va detto pero' che Fisica teorica aveva un programma molto piu'
ristretto: nel mio anno *finiva* con l'eq. di Schroedinger. Pero' ai
teorici si chiedeva di studiare da se' il Dirac.

Devi anche tener presente che accanto al corso di laurea in Fisica
esisteva, oltre a Matematica, quello in Mat. e Fisica, dedicato alla
formazione dei futuri insegnanti di scuola secondaria. I corsi di Fis.
sup. e Fis. teorica erano comuni.

Per finire: avevo dimenticato un'altra istituzione "romana", che poi
venne trapiantata anche a Pisa, ma abolita pchi anni dopo: l' "esame di
cultura".
Era un esame da sostenere nell'imminenza della discussione della tesi,
dove si mirava a verificare la "cultura fisica" in senso lato del
laureando. Non aveva programma, anzi ci si faceva un obbligo di chiedere
cose mai studiate, per vedere come il ... malcapitato se la cavava. E il
risultato pesava sul voto di laurea.
Ho avuto il piacere di conoscerlo prima da una parte, poi dall'altra
della barricata ;-)
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Mon Oct 21 2002 - 20:30:35 CEST

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