Re: Relativita' generale e libero arbitrio (again)
"Paolo Russo" <paolrus_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:1206.47T387T13264260paolrus_at_libero.it...
> [JWorld:]
> >> L'esito di una misura non dipende dai desideri dell'osservatore.
> >
> >Certo,
> >dipende dallo strumento di misurazione che usa!
>
> Be', se e` questo che intendevi dire, e` una cosa, ma quello
> che avevi scritto sembra tutt'altro:
Ok. Senza alcuna pretesa di avere ragione, ti ripeto, in altri termini
quello che volevo dire facendoti un esempio che ho gi� fatto in un altro mio
messaggio di questo thread (elaborandolo).
Immaginiamo che esista qualcosa l� fuori, che comprende tutto ci� che �, in
assoluto. Chiamiamo questa cosa FUFFA. Nota bene � solo una definizione.
Adesso definiamo la parola REALTA'. la realt� � tutto ci� che i nostri
sensi (e la nostra mente) possono percepire e misurare della fuffa,
direttamente o indirettamente. Per essere specifici, la fisica tratta la
realt� non la fuffa.
Definiamo inoltre:
Esistere=essere parte di FUFFA;
Essere reale=fare parte della realt�.
1) Secondo alcuni fuffa=realt�. Costoro assumono che i nostri sensi di
esseri umani siano in grado (direttamente o indirettamente) di percepire
tutti gli attribuiti della fuffa e che tali attributi descrivano in modo
esatto come la fuffa veramente �. Per essi *esistere* ed *essere reale* sono
sinonimi.
2) Secondo altri la realt� � un sottoinsieme della fuffa. Cio� c'� qualcosa
l� fuori che pur esistendo non possiamo percepire n� direttamente n�
indirettamente con i nostri sensi, quindi non � parte della realt�.
Chiamiamo questo qualcosa, tanto per dargli un nome, CICCIO.
Inutile dire che, per alcuni, CICCIO non esiste, nel senso che non
appartiene a FUFFA. Per altri CICCIO pur non facendo parte della realt�,
esiste in quanto appartiene a FUFFA. Per questi ultimi CICCO esiste anche se
non pu� essere percepito. In ogni caso, siccome CICCIO non appartiene alla
realt� (per definizione) la sua esistenza non pu� essere dimostrata con il
metodo scientifico. La scienza, almeno per ora, non si occupa di CICCIO. Non
potendone dimostrare l'esistenza (per definizione) parte dal presupposto che
non esiste. Ma non dimostra che non esiste, perch� non pu�.
Come vedi ho solo fornito delle definizioni. Non ho affermato che CICCIO
esiste (cio�, lo ricordo ancora, che fa parte di FUFFA), ma solo che ciccio
potrebbe esistere, come potrebbe non esistere.
Vediamo che cosa succede al libero arbitrio nei due casi.
Prima di tutto, comprenderai senz'altro che se il nostro universo fosse
assolutamente deterministico ( classico, dove regnasse assoluta la meccanica
di Newton ) ogni stato di tale universo sarebbe inevitabilmente conseguenza
dello stato immediatamente precedente. In tale universo ogni causa produce
uno ed un solo effetto. Ogni effetto � inevitabile e determinato dalla sua
causa. In tale Universo le nostre azioni sarebbero state determinate con
inesorabile precisione ancor prima della nostra nascita (!). In tale
universo, l'unico posto per Dio sarebbe quello di Prima Causa, cio� colui
che avrebbe messo in moto il tutto. In tale universo non non saremmo
responsabili delle nostre azioni. Avremmo, semmai, l'illusione di esserlo.
Ma per fortuna, e lo sai bene, non � cos�. Nel nostro Universo, una causa,
se cos� possiamo dire, pu� produrre diversi effetti. Uno stato inziale X
della realt� decade in uno Y ma poteva benissimo decadere in uno,
completamente diverso Z o W. Sembra che sia il caso a dominare la scelta
dello stato in cui X decade. La Meccanica Quantistica descrive in modo
estremamente accurato le *leggi* che determinano le probabilit� che
avvengano i decadimenti XY, XZ, XW. Ma nulla pu� dire sul perch� uno
specifico evento (per esempio XW ) si � verificato anche se la probabilit�
che tale evento si verificasse era solo 0,01.
Ma pu�, in un universo dominato dal caso, esistere il libero arbitrio? Per
stabilirlo faccio un esempio pratico.
Ipotizziamo che io sia salito in cima ad un grattacielo per suicidarmi.
salgo sul bordo del parapetto, pronto a buttarmi di sotto. Basta un
leggerissimo movimento in avanti per provocare lo sbilanciamento che
provocher� la caduta e quindi la mia morte. I miei muscoli che sono in gradi
di provocare tale movimento fatale sono sotto lo stretto controllo del
sistema nervoso centrale. Si contraggono solo se stimolati opportunamente da
una rete di neuroni. Il segnale che provoca il movimento dei muscoli,
essendo una sequenza di fireup di neuroni, da qualche parte deve partire.
Cio�, ci deve essere un neurone che ad un dato momento inizia il segnale
che, via via amplificato, produce il movimento fatale. In tale neurone, cio�
si verifica un evento (quantistico ovviamente) che determina una reazione
causa-effetto che ad un certo punto cessa di essere quantistica perch�
diventa macroscopica e quindi dagli effetti deterministici. Non pu� essere
altrimenti pensaci.
Bene se l'evento quantistico che d� inzio alla sequenza suicida fosse
completamente governato dal caso, la mia vita sarebbe legata ad un evento
casuale, e non al mio libero arbitrio. Invece, io mi sporgo dal parapetto,
so che potrei cadere ma faccio la libera scelta di *non* fare quel movimento
fatale (o di farla se mi voglio veramente suicidare). Come pu� avvenire ci�?
L'unica assunzione plausibile per postulare l'esistenza della libert� di
scelta � quella che prevede l'esistenza di un qualcosa al di fuori della
realt� (riecco CICCIO) ma che possa, in qualche modo, infuire su di essa
determinando in modo univoco (quindi imponendo) il risultato di quella
transizione quantistica fatale, destinata a produrre effetti macroscopici
devastanti. Oppure per impedirla.
Secondo l'interpretazione dei molti mondi, CICCIO sceglie in quale mondo
continuare l'esperienza.
> In quell'interpretazione i vari mondi differiscono solo per
> la parte normalmente considerata casuale di un evento
> quantistico. La possibilita` di scegliere consapevolmente uno
> di questi mondi avrebbe l'unico effetto di distorcere le
> probabilita` quantistiche, fatto questo mai osservato.
Certo, perch� gli esperimenti sono effettuati su sistemi quantistici dove
CICCIO non sembra intervenire.
<science fiction mode>
Se qualcuno misurasse lo stato quantico degli elettroni esterni di certe
catene di atomi presenti nei nostri neuroni e si accorgesse che si
comportano in modo *strano* cio� non seguissero le leggi quantistiche. Che
cosa pensi si dovrebbe dedurre? Che la MQ, almeno per una volta, �
sbagliata? Oppure che *qualcosa* di non reale (CICCIO) influisce con la
realt�?
</science fiction mode>
Saluti,
JWorld
Received on Fri Oct 11 2002 - 22:21:30 CEST
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